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Aston Martin V12 Speedster, la barchetta è la formula vincente

Il grande revival degli anni Sessanta appassiona sempre più: dopo Ferrari e McLaren, si unisce anche Aston Martin, con V12 Speedster: un omaggio alla DBR1 vincente a Le Mans nel ‘59 e seguito del concept del 2013 CC100 Speedster.

Si unisce con l’immancabile carrozzeria barchetta, già interpretata magistralmente da Ferrari SP1 e SP2 Monza e da  di recente, in un panorama delle supercar esclusive e in tiratura limitata che si rifà a canoni stilistici comuni. 

Design senza tempo, essenziali, un passato riletto con gli strumenti dell’hi-tech, dalle costruzioni e materiali fino all’aerodinamica. La silhouette accenna i tratti del modello che verrà prodotto da Q by Aston Martin, realizzata a mano e in 88 esemplari, già ordinabili e con le prime consegne in programma a inizio 2021.

Rispetto alla show car di 7 anni fa potrebbe evolvere soprattutto il design del frontale, seguendo lo sviluppo degli stilemi  prodotto da Aston Martin con modelli come nuova Vantage, ad esempio.

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Due posti, un’attenta cura aerodinamica per generare la necessaria bolla d’aria a protezione dei passeggeri – salvo voler obbligare all’utilizzo del casco -, vista l’assenza del parabrezza.

MOTORE, NUMERI DA DBS

Tiratura a parte, Aston rivela le caratteristiche del motore che andrà sotto il cofano anteriore. Sarà il V12 twin-turbo da 5.2 litri, da 700 cavalli e 700 Nm, abbinato alla trasmissione ZF 8 marce, installata al posteriore. Potenza appena 15 cavalli inferiore se confrontata con DBS Superleggera e 200 Nm di coppia motrice in meno, valori bilanciati da una prevedibile, corposa, riduzione del peso.


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/motori


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