Il prossimo Tour de France ha un favorito e non indossa la maglia nero-bordeaux del Team Ineos. Primoz Roglic ha dominato nella tappa con l’arrivo in salita sul Col de Porte, nella seconda frazione del Criterium del Delfinato. Lo sloveno della Jumbo-Visma è partito con un grande assolo ai 600 metri e ha staccato tutti di ruota con una progressione impressionante. Al secondo posto, a 8″, Thibaut Pinot, stesso tempo per Buchmann e Guillaume Martin. A 10″ Quintana, Lopez, Martinez, Landa, Porte e un affaticatissimo Bernal, incapace di tenere le ruote di Roglic. Irrisoria anzi la facilità con cui il capitano della Jumbo ha risposto all’unico tentativo di Bernal. Ora Roglic conduce in classifica con 12″ su Pinot, 14″ su Buchmann, 16″ su Bernal. Migliore degli italiani è Domenico Pozzovivo, 16° a 1’42”.
Lungo tutta la salita del Porte, arrivo hors categorie, il classico forcing della Ineos, col lavoro nell’ordine di Van Baarle, Castroviejo, Kwiatkowski, Thomas e Sivakov, ha sfilacciato il gruppo dei migliori ma non ha messo in difficoltà né Roglic, né il suo gregario Kuss. Più in difficoltà invece gli altri due pezzi da novanta della Jumbo, Krujiswjik e Dumoulin, giunti staccati all’arrivo. Ma ancor più fragorosa la debacle di Chris Froome, incapace di entrare nella fila Ineos nel momento decisivo e rotolato a 8’32”. Le speranze di Tour, non di vincerlo ma anche solo di esserci, del keniano bianco sono al lumicino.
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