TORINO – , tecnico dei San Antonio Spurs nell’, attacca il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, colpevole di non gettare acqua sul fuoco delle violente proteste per l’uccisione di George Floyd: “È incredibile – dice il coach statunitense di origine slava – se Trump avesse un cervello, anche se fosse cinico al 99%, verrebbe fuori e direbbe qualcosa per unire le persone. Ma questo a lui non interessa. neppure adesso, il che dà l’idea di quanto squilibrato sia. Conta solo la sua persona, gli importa solo di ciò da cui può beneficiare personalmente. Non c’è mai al centro il bene comune, non è mai stato così. È così chiaro cosa bisogna fare: abbiamo bisogno di un presidente che dica semplicemente che ‘black lives matter‘, le vite dei neri contano. Deve solo dire queste tre parole, ma non lo farà e può farlo. Non può perché per lui è più importante non perdere seguito con quel piccolo gruppo di seguaci che danno un senso alla sua follia”.
Popovic: “Sono inorridito”
Popovich, coach del nostro Marco Belinelli, ci va giù ancora più duro: “Trump non è solo divisivo. È un distruttore. Essere in sua presenza ti fa morire. Ti mangerà vivo per i suoi scopi. Sono inorridito dal fatto che abbiamo un leader che non può dire ‘black lives matter’. Ecco perché si nasconde nel seminterrato della Casa Bianca. È un codardo. Crea una situazione e scappa come uno scolaretto. In realtà, penso che sia meglio ignorarlo. Non c’è niente che possa fare per renderlo migliore a causa di chi è: un idiota squilibrato“.
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