LOS ANGELES (Stati Uniti) – Ricordi, emozioni e lacrime. Prima, durante e dopo la partita contro Portland, i Lakers hanno omaggiato e le altre vittime della sciagura del 26 gennaio scorso, nello Staples Center, a Los Angeles: innumerevoli i tributi del club gialloviola fino alle parole, commoventi e toccanti, di . “La prima cosa che penso è il senso di famiglia; guardandomi intorno vedo tutti in lutto, stiamo soffrendo, abbiamo il cuore a pezzi: l’unica cosa da fare è appoggiarsi alla famiglia – le sue parole – chi è qui fa parte di una famiglia e so che Kobe, Gianna, Vanessa, tutta la famiglia Bryant, vi ringraziano dal profondo del cuore. Celebriamo un ragazzo arrivato a 18 anni e rimasto fino a 38, diventato il miglior padre. Con i compagni vogliamo portare avanti la sua eredità. Non verrai mai dimenticato e vivrai per sempre, fratello“.
Carmelo Anthony non ce la fa a esserci
Lo speaker ha chiamato i giocatori col nome di Kobe, sono seguiti 24″2 di silenzio, in riferimento alle maglie di Bryant e della figlia Gianna, giovane promessa della pallacanestro femminile. Era la prima partita di Nba giocata dai Lakers dopo la tragedia e si è trasformata nella serata del ricordo. Il club ha preparato una maglia per ognuno degli oltre 20.000 spettatori con la scritta Bryant. Metà dell’arena è stata riempita con la maglia 8, l’altra con la 24, i numeri portati in carriera dal campione scomparso. A bordocampo libere le due sedie sulle quali Kobe e Gianna si sedettero l’ultima volta il 29 dicembre scorso: due maglie per ricordare padre e figlia e un mazzo di rose. Carmelo Anthony non ha preso parte alla partita per l’eccessiva commozione. “Mi avevi detto che ci saremo visti allo Staples per Lakers-Portland“, ha scritto sui social.