Oggi alle 12 si sono alzati i veli sulla nuova edizione del Thindown Challenger (Memorial Luca Rosazza), torneo Atp Tour che scatterà da lunedì sui campi del rinnovato circolo di via Liguria a Biella. Dopo 21 edizioni organizzate ai Faggi, nel giorno del suo 58° compleanno, l’artefice del tennis internazionale in città, Cosimo Napolitano, ha elencato le tante novità che hanno coinvolto il suo gruppo. Il maestro si è anche commosso ricordando le difficoltà nel ripartire dopo i veleni del bando di gestione, ma anche la gioia nel vedere ora un sodalizio pronto (o quasi) per le prossime sfide.
«Avevamo dei dubbi, ma il sostegno della famiglia Bodo (sponsor da quattro anni del Challenger) è stato fondamentale – racconta Napolitano -. Questo circolo dovrà essere adeguato per continuare ad ospitare una realtà professionale e molto selettiva, perché in tanti aspirano a portarci via questo torneo, malgrado io lavori in campo internazionale da 25 anni. Vogliamo proporre sport in modo diverso e sono proiettato in un futuro che vedo molto chiaro davanti a me. I primi passi saranno la realizzazione, insieme a Padel Factory Milano, di due campi coperti di padel, con la nascita di una scuola e il coinvolgimento di un maestro argentino».
L’amministrazione comunale, proprietaria della struttura, è vicina alla nuova gestione. «Sono molto soddisfatto per i miglioramenti apportati in via Liguria – dice il sindaco Claudio Corradino -. Biella ha bisogno di farsi conoscere e un Challenger professionistico è vitale. Speriamo di poter collaborare maggiormente in futuro e dirottare nello sport risorse, con l’obiettivo di sviluppare tutto il turismo che gravita intorno alla Provincia». «Lo sport deve essere uno strumento di promozione di Biella nel mondo – ha fatto eco il vice sindaco Giacomo Moscarola – e le manifestazione d’eccellenza possono essere un volano perfetto. Anche lo stadio deve diventare un’opportunità e la mente imprenditoriale di Napolitano potrà fare solo il bene della città».
Alla presentazione è intervenuto il consigliere regionale Michele Mosca. «Questo è uno degli eventi più importanti a livello nazionale e mi piacerebbe che la Regione in futuro potesse essere vicina agli organizzatori. C’è bisogno di rinnovamento, di entusiasmo e cercheremo di supportarvi». Un saluto è stato portato anche dal presidente del Panathlon Franco Bessi, dal fiduciario del Coni Michele Cipriani e dal consigliere regionale della Fit Claudio Pivotto. «Sul piatto della bilancia nel 2019 sono stati messi migliaia di euro – afferma Pivotto -. Per questo il primo ringraziamento va agli sponsor. Tanti parlano, ma poi bisogna trovare le risorse economiche. A me piace anche sottolineare l’attività rivolta ai ragazzini con il rilancio della Sat. Questo torneo è un fiore all’occhiello e un volano per i giovani. E’ bello vedere questi campioni, compreso il nostro Stefano Napolitano, ma lo sport deve aiutare soprattutto i giovani a crescere».
Da quattro anni la famiglia Bodo sostiene l’attività internazionale organizzata da Cosimo Napolitano. «La mente imprenditoriale di Napolitano fa la differenza – dice Yuri Bodo -. Avere disponibilità economica è importante, ma serve altro. All’inizio non eravamo convinti della scelta, ma ora, vedendo come si è trasformata via Liguria, non possiamo che essere soddisfatti. Avere investito anche quest’anno ne è valsa la pena: c’è coesione con la politica, ma dobbiamo ricordarci soprattutto che il tennis è sport. Lo pratichiamo, ci piace guardarlo e se possiamo investire, dietro a Napolitano e al suo staff, continueremo a farlo in una struttura in cui davvero si respira tennis. Godiamoci questo torneo e speriamo che possa continuare a migliorare».
Il discorso tecnico è stato lasciato al direttore del torneo. «Ringrazio Cosimo per la rinnovata fiducia – dice Lorenzo Lanza -. Organizzare questo torneo per 22 edizioni, portando tanti campioni è veramente difficile e bisogna essere davvero bravi: sono contento di fare parte di questo staff. Oltre a Pietro Rondoni, cercheremo di dare una wild card a Salvatore Caruso, mentre la Fit ha puntato su Enrico Dalla Valle e Riccardo Balzerani, due giovani promettenti. Ne resta una in stand-by, che magari potremmo dare a un tennista biellese. Caruso però è in lista anche a San Pietroburgo, per cui ci potrebbero essere ancora dei cambiamenti. Il main draw è ricco di talento, con tanti giocatori forti, tra cui Alejandro Davidovich Fokina, sconfitto in finale dieci giorni fa a Genova da Lorenzo Sonego e il giapponese Daniel Taro. Senza dimenticare la numero uno Jaume Munar (top 100) e la lunga schiera di azzurri, capeggiata dal nostro Stefano Napolitano».
Non ancora certa al 100 per 100 la presenza del talento di casa. «Farò di tutto per esserci – spiega Stefano Napolitano -. Sono ottimista di poter entrare in campo, ma una decisione la prenderò all’ultimo». Il ventiquattrenne biellese l’anno scorso seppe arrivare sino all’epilogo. «Quella fu una settimana speciale – conclude -. Giocare la finale contro Delbonis, un atleta che su terra ha vinto tornei Atp non si può dimenticare: ho buonissimi ricordi che spero di ripetere».
Alla conferenza è intervenuto anche Stefano Cantalupi, tra i soci di Padel Factory Milano, società partner di Paco per la realizzazione di una nuova struttura dedicata al padel. «Ringrazio Cosimo per averci coinvolti nella nuova avventura – dice -. Siamo nati due anni fa a Milano, in un momento in cui il padel stava esplodendo, sia nei numeri dei praticanti, sia in quello dei campi realizzati. Ci metteremo tutta la passione che siamo in grado di trasmettere e speriamo di costruire con Cosimo e la BTA una costola padel che possa funzionare molto bene».