PHILADELPHIA (USA) – Cos’è lo spettacolo NBA? Lo spiegano gli ultimi 50 secondi di Philadelphia 76ers–Oklahoma City Thunder oppure la solita serata esagerata di James Harden. Nella notte tra sabato e domenica vincono tutte le big, ma non mancano i colpi di scena.
CHE SPETTACOLO – Al Wells Fargo Center di Philadelphia si decide tutto nell’ultimo minuto: i Thunder comandano, ma Westbrook manda in lunetta Embiid per tre liberi. Il numero 0 di OKC finisce in panchina dopo il sesto fallo e con il pareggio dei 76ers è Schroeder a gestire il pallone. Il tedesco lo perde e Jimmy Butler regala il vantaggio ai padroni di casa. Non è finita. Paul George s’inventa il canestro della serata: un gioco da quattro punti con meno di 5 secondi sul cronomentro. La palla entra e i Thunder vincono nel silenzio generale del palazzetto.
ANCORA HARDEN – James Harden infiamma il Toyota Center. Il Barba trascina gli Houston Rockets fino all’ultimo minuto di gioco e Eric Gordon forza i supplementari con una tripla che taglia le gambe ai Los Angeles Lakers. Gli ospiti, in vantaggio anche di oltre 20 punti, perdono Lonzo Ball per problemi alla caviglia e la voglia di resistere al treno in maglia numero 13. In totale sono 48 i punti messi a segno da James Harden: , decima delle ultime 13 sopra i 40. Spaziale.
LE ALTRE PARTITE – Tutto facile per i Miami Heat contro i Chicago Bulls, ma non una sfida semplice per Dwayne Wade. L’ex della serata gioca la sua ultima partita nella sua città natale: chiude uscendo dalla panchina con 14 punti, 10 rimbalzi e sette assist. Decima sconfitta consecutiva per i Bulls: 117-103. Serata frustrante, invece, per Luka Doncic. Lo sloveno per una volta si dimostra un essere umano: 3/14 dal campo, 0/5 dall’arco, solo 8 punti e un espulsione rimediata nel terzo quarto, dopo aver calciato il pallone (secondo tecnico). Indiana vince contro Dallas: 111-99. Nikola Jokic va tripla doppia dopo appena 28 minuti (19 punti, 11 rimbalzi e 12 assist) e i Denver Nuggets dominano contro Cleveland (124-102). Il serbo supera Kareem Abdul Jabbar per numero di triple doppie tra i centri NBA (davanti c’è solo Wilt Chamberlain, ma ne ha fatte 56 in più).
Atlanta perde con Boston dopo aver guidato per gran parte della partita: per i Celtics decisivo Kyrie Irving, che chiude con 32 punti. Gli Hawks sbagliano troppo nell’ultimo periodo, 6/20 dal campo e una sola tripla su 11 tentativi. Gli Orlando Magic recuperano lo svantaggio di 16 punti, ma Terrence Ross non basta a battere i Milwaukee Bucks. Giannis Antetokounmpo firma la quarta vittoria consecutiva per coach Budenholzer con 25 punti e 13 rimbalzi, aiutato da un Eric Bledsoe da 12/14 dal campo. Kawhi Leonard resta ancora a riposo, ma è un altro ex San Antonio Spurs a decidere la sfida tra Toronto e Memphis: Danny Green. Sette triple in un quarto (record della franchigia) e 24 punti totali: i Raptors battono i Grizzlies 119-90. Buddy Hield decide la sfida tra Detroit Pistons e Sacramento Kings: con i suoi 35 punti e il clamoroso buzzer beater finale ribalta una partita che ha visto Blake Griffin e compagni in testa per i primi tre quarti. Charlotte domina la partita contro Phoenix: i Suns rincorrono sin dal primo quarto e si ritrovano sotto addirittura di 23 punti. Otto giocatori in doppia cifra per gli Hornets, guidati dal solito Kemba Walker con 21 messi a referto.