HOUSTON (USA) – Fermare James Harden, al momento, sembra impossibile. appena rientrato dall’infortunio, ‘Il Barba’ ha in mano gli Houston Rockets. Mike D’Antoni non ha bisogno di pensare a soluzioni alternative per rimediare alle assenze, basta dare palla al numero 13: tanto il coach sa che James Harden, ogni partita, almeno 30 punti, li mette.
NO STOP – James Harden non si è accontentato di superare Kobe Bryant, fermo a 16 partite consecutive con almeno un ‘trentello’. , il classe 1989 allunga sul ‘Black Mamba’ e raggiunge a diciotto partite di fila con 30 o più punti Elgin Baylor. L’ex Los Angeles Lakers, che raggiunse questo record nel 1961-62, è l’ultimo ostacolo che separa Harden da Wilt Chamberlain.
I NUMERI – Obiettivo 20 partite: è lì Wilt Chamberlain. James Harden ci sarebbe già arrivato se l’11 dicembre non si fosse fermato a 29 punti contro i Portland Trail Blazers. Invece, la striscia di diciotto incontri inizia contro i Los Angeles Lakers il 13 dicembre 2018. Nelle ultime due gare, contro Memphis e Brooklyn, ha firmato prima 57 e poi 58 punti: nel giro di 24 ore ha migliorato il suo secondo miglior punteggio in carriera. Il primo è stato stabilito il 30 gennaio 2018 contro gli Orlando Magic (60 punti).
MVP – Per 14 volte dall’inizio della stagione, James Harden ha segnato più di 40 punti e per ben tre volte ha sfondato il muro dei 50. Dalla stagione 2014-15, la barriera dei 50 è stata superata 12 volte. Nessuno come lui in questi anni.
CHAMBERLAIN IRRAGGIUNGIBILE – ‘The Big Dipper’, questo il soprannome di Wilt Chamberlain. Due significati. Il primo: l’Orsa Maggiore, la costellazione più famosa dei cieli dell’emisfero boreale. Il secondo, invece, non ha una traduzione in italiano, ma ‘to dip’ in inglese vuol dire (tra i vari significati) abbassarsi e Wilt Chamberlain, dall’alto dei suoi 2,16 metri, era sempre costretto ad abbassare la testa per passare dalle porte. È l’unico a rimanere davanti a James Harden in questa speciale classifica tra fuoriclasse. Al giocatore degli Houston Rockets mancano due partite per raggiungere uno dei record di Wilt, ma stando al sito di statistiche Elias Sports Bureau, Chamberlain detiene altri tre, irraggiungibili primati.
Al primo, secondo e terzo posto del podio, c’è sempre l’uomo dei 100 punti in una partita: Chamberlain, infatti, segnò 30 o più punti in 25 incontri consecutivi nel 1960. Due anni più tardi ne arrivarono 31 di fila, ma soprattutto, nella stagione 1961-62 (chiusa a più di 50 punti di media), firmò 30 o più punti per 65 partite consecutive. Questi dati racchiudono tutto ciò che c’è di straordinario in quello che sta facendo James Harden in NBA.