TORINO – Una vittoria non basta a far tranquillizzare Gregg Popovich. , l’allenatore dei texani si è sfogato ai microfoni dei giornalisti nel post partita. Nessuna domanda: una ramanzina unica, di una trentina di secondi, senza lasciar spazio alla voce dell’intervistatore.
UN FURTO – “Abbiamo rubato una partita – ha dichiarato Gregg Popovich –. Abbiamo fatto una prestazione patetica, siamo stati veramente fortunati”. L’incontro è stato deciso dal tiro allo scadere di Rudy Gay e gli Spurs hanno vinto 126-124, ma secondo l’allenatore la sua squadra non meritava il successo: “Hanno giocato meglio di noi, allenato meglio di noi, stavano messi meglio fisicamente: non abbiamo avuto rispetto né per i nostri avversari, né per il gioco. Non abbiamo giocato l’uno con l’altro e Phoenix è stata derubata”.
PROFESSIONALITÀ – Gregg Popovich trova sempre il modo di stupire i media. Nelle due sfide precedenti, l’allenatore dei San Antonio Spurs ha chiamato time out appena iniziata la partita: contro i Washington Wizards dopo 16 secondi, contro i Cleveland Cavaliers dopo 14. C’è una spiegazione anche a questo, ma questa volta il coach ha preferito usare un termine di paragone particolare: “Se un idraulico non fa un buon lavoro, non verrà più chiamato per sistemare quella casa. Ognuno ha una responsabilità da assolvere, non solo per il lavoro, ma anche nei confronti dei propri compagni. Bisogna seguire un piano partita, fare degli aggiustamenti e tutti devono essere attenti e pronti a rispondere. Si chiama professionalità: c’è bisogno di impararla per continuare a migliorarsi. Chiamare un time out dopo pochi secondi o mostrarsi infuriati quando non si riescono a fare cose semplici aiuta a concentrarsi e a capire cosa è importante. In fin dei conti, s’imparano lezioni importanti”.