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SuperLega, Top & Flop. Tutto come da copione, o quasi…

Foto Trentino Volley-Trabalza

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Tutto come da copione. O quasi. Civitanova fatica più del previsto contro una super Monza per aggiudicarsi il quinto set di una gara intensissima durata oltre due ore e mezza. Approfittano del punto perso sia Perugia, che consolida il primato in classifica dopo una vittoria facile in trasferta a Vibo e Modena che non concede più di un set ai vantaggi contro Padova. Trento rientra prepotentemente in corsa, e ruggisce pesantemente contro Latina, apparsa troppo debole per affrontare la furia italo-serba della squadra di Lorenzetti. Vince Milano, che accoglie a braccia aperte il ritorno di Abdel Aziz non ancora in condizioni perfette e in quattro set convince i sostenitori arrivati in quel di Sora. Ravenna timidamente ottiene l’ottavo punto della stagione e trascina in una crisi temporanea Castellana, arrivata alla quinta sconfitta consecutiva e appollaiata a un solo punto in classifica. Nel posticipo del giovedì, successo insperato per la Verona di Grbic che a Siena trascina la Emma Villas al tie break e si prende due punti importanti in chiave playoff.

Il top: che Monza! Nonostante la sconfitta la squadra di Soli entusiasma la città brianzola, rischiando il colpaccio. Sul 13-10 Beretta invade ahimè (dopo una bellissima gara giocata a muro, da riconsiderare in chiave azzurra se è possibile) ed è il crollo. Ma una squadra così grintosa e così pericolosa forse Vero Volley non l’ha mai avuta! Orduna fa girare la testa e non ha nulla da invidiare a Bruno né sul gioco né sulle risorse a disposizione. Le bande giocano così come Ghafour da 17 punti a partita. Ci vuole un Juantorena che spinge più dei suoi conterranei Leal e Simon per orchestrare la vittoria al quinto game. Civitanova non è ancora la squadra che tutti si aspettano ma il materiale umano c’è e si vede. Basti pensare agli ace siglati, ovvero Non sarà una stagione semplice e il cambio in panchina si avverte (pare che Kovac abbia le valigie pronto) ma sembra tutto ormai nella norma. Nulla da eccepire sulla Sir.

Un successo ottenuto con estrema semplicità contro Vibo, dove a brillare più dei soliti Leon (che mette a segno “solo” 15 palloni) e Atanasijevic, sono i muri di Podrascanin, capaci di mettere in enorme difficoltà la ricostruzione della Callipo. Il solito Zaytsev spegne invece le speranze di Padova di andare oltre il terzo set, seppur ai vantaggi. Il biondo più famoso del volley italiano chiude ogni possibile tentativo con un gioco spettacolare, blindando il primo set e il terzo e facendo alzare dalla sedia tutta la tifoseria modenese. Un altro protagonista delle alzate dalle sedie è Lisinac, che a Trento piazza 10 palloni fondamentali per il 3-0 netto della Itas su Latina. La coppia serba formata dal centrale e da Kovacevic è la chiave di svolta di questa nuova Lorenzetti band e ieri sera nemmeno Stern ha potuto qualcosa contro la corazzata. Un plauso particolare a Giannelli che quest’anno sta facendo emergere anche Russell e valorizzando ogni aspetto di uno dei più forti americani del volley di sempre. Nella nottata di Ravenna si consacra una nuova stella: Rychlicki  e i suoi 28 punti vincono e convincono contro Castellana Grotte. Emerge finalmente Saitta che nelle prime gare è apparso piuttosto spento e Poglajen ritorna alla carica. La Consar così potrebbe riprendere il cammino verso le zone calde così come accaduto lo scorso anno. Brava anche Milano e bravo anche Clevenot, che, memore dei trascorsi d’oro a Piacenza, gioca una gara su quelle corde e fa salire la Revivre al sesto posto della classifica. Boyer, Manavinezhad e Solè tengono Verona aggrappata a metà classifica con 50 sigilli messi a segno nei cinque agognatissimi set che Verona gioca a Siena per ottenere il successo. Da segnalare la prova di Solè, che a muro è risultato la scelta migliore di Grbic per contrastare la furia di Hernandez.

Il flop: Latina. Con Parodi out la squadra perde un riferimento importante e affonda dopo un set e mezzo a Trento. È una squadra a cui nemmeno Stern può dare man forte e naufraga anche quando Sottile indirizza il gioco su Rossi e Palacios. Padova ritrova il suo Randazzo migliore, che firma 19 punti ma il gioco espresso dalla Tonazzo è ancora confuso e scarno in alcuni tratti e questo è il vero problema contro Modena. Perdonabile la voglia di approfittare dei momenti down della Azimut ma serve più sangue freddo, altrimenti la stagione sarà una discesa verso gli inferi. Perdonabile a metà anche Sora, che quest’anno rispetto alle aspettative risulta più squadra dello scorso anno. La diagonale Petkovic-Kedzierski piace e si vede in maniera che ha ingranato, ma Sora non può essere solo questo. Si richiede maggior contributo in banda, ovvero a uomini come Nielsen che lo scorso anno è risultato una valida alternativa nei momenti bui della squadra laziale. Ombre anche su Castellana dopo il k.o.di Ravenna. Con una squadra come la Consar, in un momento in cui non ha perfettamente ingranato, sono pochi gli alibi di Falaschi e soci. Si salva solo Zanatta, offensivo a tratti ma efficace nel breve periodo. Falaschi le tenta tutte ma c’è ancora bisogno di tempo. Dispiace vedere la sesta sconfitta consecutiva di Siena. Il punto raggranellato è una magra consolazione. La squadra gira a metà. Hernandez schiaccia a ritmi incalzanti, chiudendo a 33 punti, ma è la difesa che funziona poco e male. Sulla ricostruzione c’è ancora molto da fare perché la diagonale non può essere l’unica scelta di un uomo come Marouf nei momenti cruciali.


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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