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Metti un lago dalle acque limpide e gelide, metti un nutrito gruppo di ragazzotti immersi fino alle cosce e lo scenario di Posta Fibreno si tinge magicamente di bianconero, tra la curiosità dei passanti.
E’ quel che succede quando gli atleti della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, dopo l’allenamento, si recano al suddetto lago per svolgere una seduta di crioterapia, una metodologia di recupero post training sempre più diffusa tra gli sportivi di alto livello e che sfrutta le proprietà terapeutiche e antinfiammatorie del freddo. Benché la tecnologia abbia permesso lo sviluppo di tecniche molto avanzate (dalla criocamera alla criosauna fino ai crioultrasuoni) immergersi in una vasca con del ghiaccio rimane infatti il modo più semplice per recuperare dall’affaticamento muscolare, smaltire l’eventuale acido lattico e lenire il dolore muscolare.
In uno sport come la pallavolo, ad alto sovraccarico per le articolazioni delle caviglie, ginocchia, zona lombare e spalla, il beneficio è senza dubbio importante. Il numero di impatti sul terreno durante la ricaduta dal salto, sono altamente dannosi per ginocchia e caviglia e grazie all’azione del freddo si recupera più velocemente oltre a prevenire infortuni muscolari e tendinei da stress.
E così sotto lo sguardo vigile del preparatore atletico Giacomo Paone e del massaggiatore Luigi Duro, Caneschi e soci alternano caldo/freddo immergendosi per circa un minuto per volta intervallato da uno o due minuti fuori dall’acqua fino a terminare il ciclo.
settimana – spiega Paone –