Primi tempi, correlazione muro-difesa, cambi.
Nella Semifinale Mondiale di Volley di domani contro le campionesse olimpiche Cinesi, questi sono i principali aspetti sui quali le nostre ragazze hanno lavorato.
Italia-Cina inizio domani mattina alle 9.10 ore italiane, in onda su RaiDue. “Siamo ultra concentrati sulla semifinale – ha detto il ct Davide Mazzanti – conosciamo bene la Cina e stiamo sfruttando questi giorni di pausa per riguardare le 6 partite che hanno disputato dopo la nostra prima sfida. Vogliamo limare qualche dettaglio rispetto alla gara di Sapporo. Siamo pronti a scendere in campo per giocarci questa grande opportunità, le ragazze hanno tantissima voglia di confrontarsi con una tra le migliori formazioni al mondo contro cui spesso abbiamo giocato alla grande”.
L’altra Semifinale sarà Serbia-Olanda in onda su RaiDue dalle 6.40 ore italiane.
Sono state tre settimane intense quelle delle azzurre nella terra del Sol Levante. Chirichella&co, però le hanno affrontate con concentrazione al massimo e pochissime sbavature. L’ultima sconfitta contro la Serbia, infatti è stata un peccato di tensione dovuto al fatto che l’Italia era già stata incoronata tra le prime quattro squadre al mondo. “Secondo me nelle ultime due partite ci hanno attraversato dei sentimenti che erano leggermente diversi rispetto a quello delle prime gare – analizza Mazzanti – questo ha cambiato un pochino la nostra aggressività e il modo di fare le cose. Alle ragazze ho detto di tenersi stretta quella dell’identità, perché è solo nostra ed è il fattore che ci permette di fare cose incredibili.”
Si tratta della quarta Seminifinale Mondiale nella storia delle azzurre, la terza contro la Cina. Nel 2014, infatti, fu proprio la squadra asiatica con un 3-1 a fermare la corsa delle azzurre a Milano. Molto più dolce il ricordo del 2002, quando l’Italia a Berlino superò la Cina 3-1 per poi conquistare la medaglia d’Oro. L’altra semifinale iridata nella storia delle azzurre risale al 2006: sconfitta contro la Russia 3-0 a Osaka.
“Una delle chiavi della partita di domani – prosegue Mazzanti – sarà la gestione dei loro primi tempi perché hanno dei centrali che sono veramente insidiosi da marcare, quello sarà il primo aspetto importante. Dovremo poi gestire molto bene la nostra fase muro-difesa sui loro attaccanti principali e quindi limitare il più possibile la Zhu che è il loro terminale offensivo di riferimento. In più le cinesi possono contare su delle altri attaccanti che alternano in base alle diverse situazioni. Quando si trovano in difficoltà fanno spesso ricorso alla panchina e ho visto che nelle altre partite le nuove entrate si sono comportate molto bene, sarà fondamentale prendere le adeguate contromisure anche contro queste giocatrici.”
Un percorso quello della nostra nazionale femminile iniziato prima dell’estate. “All’inizio di questa stagione avevo detto alla squadra la frase “Noi siamo l’Italia” – spiega il tecnico tricolore – l’idea era quella di creare con le ragazze un’identità di gioco che in campo ci contraddistinguesse. Il periodo di preparazione è stato difficile e lungo, però ci ha permesso di arrivare sino questo punto e di trovare la nostra identità, anche se io ho detto alle ragazze che non so preciso come sia accaduto, ma’ l’importante è che loro lo abbiano messo in campo”.
Il tecnico azzurro non dimentica il pubblico italiano che sta dimostrando tutta la propria vicinanza alla nazionale femminile: “Quello che sta accadendo in Italia – conclude Mazzanti – e tutto l’affetto che stiamo ricevendo è assolutamente inaspettato. Credo che le ragazze siano portatrici di tanti messaggi positivi, e il fatto che stiano facendo emozionare e innamorare tante persone alla pallavolo è qualcosa di bellissimo. Sapere che dietro di noi c’è tanta gente che ci supporta è una cosa che ci inorgoglisce ancora di più e ci fa capire quanto importante sia stato il nostro percorso. Tutto questo rappresenta per noi una dose ulteriore di energia per le prossime decisive partite”.
in Volley
Semifinali Mondiali Femminili di Volley, Mazzanti parla di Italia-Cina
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