Ufficio Stampa Castellana
Di Redazione
E’ tardi e I ragazzi del gruppo Under 20 che sta disputando il campionato Europeo di categoria in Belgio e Olanda sono stanchi e un pò amareggiati dopo il match contro la forte Russia.
Dopo essersi imposti nei primi due set, la squadra Italiana ha ceduto nei tre set successivi, lasciando alla compagine Russa la conquista dell’incontro col risultato di 3 a 2.
Daniele Lavia, prossimo attaccante del Porto Robur Costa, giudicato il migliore Under 23 del suo ruolo nello scorso campionato di A2, non si sottrae però ad una bella chiacchierata che, oltre a temi tecnici, tocca argomenti che ci fanno conoscere più da vicino un promettente giovane pallavolista con idee chiarissime sul suo futuro.
“ Sono ovviamente dispiaciuto per il risultato ma ugualmente positivo circa la nostra partecipazione all’Europeo, reputo il nostro gruppo tra le più forti squadre presenti.
La partita contro la Russia ci deve fare riflettere, abbiamo dimostrato nei primi set che possiamo vincere contro tutti ma dobbiamo giocare più di squadra e mai calare di intensità . Stasera purtroppo non siamo riusciti in questo e i Russi hanno avuto il sopravvento, aggiudicandosi il match. Ora comunque, testa al Belgio e ai nostri prossimi avversarii!�
Daniele, parlando quindi di squadra, com’è il tuo rapport con i compagni?
“ Bellissimo!! Con alcuni ci conosciamo da anni, Recine, Cantagalli, Gardini, Cortesia e molti altri, diciamo che siamo cresciuti pallavolisticamente tutti insieme.�
Daniele è un giocatore giovanissimo ( classe ’99) ma ha un temperamento deciso e sicuro anche riguardo le sue scelte di vita.
Nonostante l’importante impegno sportivo, ha appena conseguito il diploma di maturità di ragioneria con indirizzo economico-amministrativo, con il massimo punteggio: 100
Daniele, intanto complimenti, si capisce che dai molta importanza anche allo studio!!
“ Si, penso che l’istruzione sia alla base di tutto. Lo studio, lo metto al primo posto e pur ritenendomi fortunato nello svolgere un lavoro che adoro e che mi permette di praticare la mia passione, so che tutto ciò un giorno avrà un termine e vorrei essere pronto a tuffarmi in una diversa esperienza lavorativa.
Unire lo studio con l’impegno sportivo comporta qualche sacrificio ma lo faccio in modo naturale grazie all’insegnamento che mi viene dalla famiglia.
Dalla famiglia deriva anche il mio interesse per il mondo della consulenza del lavoro, credo che all’università sceglierò una facoltà che mi permetta di formarmi per lavorare in futuro in quel settore.�
(Fonte: comunicato stampa)