Foto Lube Volley (Facebook)
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La Lube Civitanova non si smentisce e porta a casa un altro successo, in amichevole, battendo per 3-0 la squadra pugliese Castellana Grotte. A riportarlo è il Corriere Adriatico Macerata che indica Simon, Leal e il capitano Dragan Stankovic in grande spolvero.
Gli avversari, praticamente al gran completo, hanno faticato parecchio a tenere testa alla fisicità, in battuta e in attacco, dei giocatori della Lube. Coach Medei si affida ad una rosa che, con gli infortuni di Sokolov e Cantagalli è quanto mai ridotta all’osso, schierando Partenio in palleggio, Simon schiacciatore opposto, Leal e Massari schiacciatori ricevitori, Stankovic e Diamantini al centro e Balaso libero.
Castellana Grotte, allenata dal fanese Paolo Tofoli, risponde con:
Falaschi in palleggio, Renan schiacciatore opposto, Zingel e Scopelliti al centro, Mirzajanpour e Wlodarcyk schiacciatori ricevitori, Cavaccini libero.
La Lube picchia in battuta sin da inizio parziale, Leal realizza due ace dirette ma in generale la ricezione dei pugliesi non sempre permette a Falaschi di operare scelte strategiche. Al contrario il gioco della Lube è fluido tanto che i due centrali, Diamantini e Stankovic, realizzano di sette punti. Dietro Massari e Balaso raccattano e difendono ogni palla offrendo spettacolo ai presenti. Nel secondo calano le percentuali di attacco ma sale in cattedra Simon che con 6 punti personali e 60% in attacco delizia il pubblico. Massari realizza un ace, mentre Castellana rovina alcune difese sbagliando i relativi contrattacchi e qualche battuta di troppo. Nel terzo set c’è nuovamente lo show di Leal dai nove metri. Lo schiacciatore cubano entra in serie e chiude il terzo parziale con ben quattro ace dirette.
I due allenatori si sono accordati per far disputare anche il quarto set, nel quale la Lube ha inserito Marchisio al posto di Balaso, mentre Castellana ha ruotato gli effettivi inserendo tra gli altri il figlio di Boban Kovac, Davide. Quest’ultimo set è stato vinto dai pugliesi per 25-20.
– ha detto Medei -. .
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