15:30- PROBABILE FORMAZIONE ITALIA: Simone Giannelli – Ivan Zaytsev; Osmany Juantorena – Filippo Lanza; Simone Anzani – Daniele Mazzone; Massimo Colaci. All. Gianlorenzo Blengini
15:15- PROBABILE FORMAZIONE GIAPPONE: Sekita-Nishida, Yanagida, Ishikawa, Yamauchi-Fushimi, Homma. All. Yuichi Nakagaichi
Partono oggi nella splendida location del Foro Italico i Mondiali di Volley con l’Italia che debutta con il Giappone. I ragazzi di Blengini hanno l’obiettivo e il dovere di riprovare a vincere la manifestazione perchè il digiuno ormai dura da venti anni. Annunciata anche la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che siederà in tribuna pronto ad incitare gli azzurri che sembrano partire con il favore dei pronostici. La partita contro i nipponici si presenta come una passeggiata di salute che dovrebbe durare poco terminando in tre set. Infatti gli azzurri non possono sbagliare e approfittare subito nel guadagnare una vittoria che sarebbe di buon auspicio per il proseguo del torneo. Nello stesso girone di Italia e Giappone poi ci sono anche Argentina, Belgio, Slovenia e Repubblica Dominicana.
Accumulare vittorie sarebbe fondamentale visto che si portano tutte nella seconda fase una volta qualificati. Il Giappone comunque è un avversario giovane, ma allo stesso punto può regalare soprese e quindi proprio per stare tranquilli bisogna subito stanarli e portarli più a ricevere che farli attaccare continuamente. Fondamentali anche i punti su battute dello specialista Ivan Zaytsev. Lo zar vuole ben figurare subito in questo torneo e non vede l’ora di portare fino in fondo i suoi compagni. Gli azzurri già affrontarono i nipponici in una gara inaugurale di un Mondiale nel 2010 e lì la nostra Nazionale non ebbe problemi con un secco 3-0 risolse la pratica. In questo Giappone non ci sono grandi individualità, però c’è una stella che splende nel campionato di volley di A1, Yuki Ishikawa che dopo l’apprendistato a Modena e Latina nella prossima SuperLega giocherà a Siena, la sua prima stagione da professionista. La squadra gioca per lui e non resta quindi agli uomini di Blengini che murare ogni sua schiacciata.