Foto: Michele Benda per LegaVolley
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Domenica di sorprese quella andata in scena nel week end, con una super Monza che ad una settimana dal clamoroso ko interno con Sora, riesce ad imporsi sul campo della capolista che subisce la prima sconfitta in campionato. Crolla anche Verona in un PalaYamamay sempre troppo vuoto. Continua la corsa di Ravenna sempre più bella realtà.
Tie break fatale per Perugia che deve chinare la testa davanti ad una ottima Monza, lontana parente della squadra vista in casa una settimana prima. Orduna (voto 8) nonostante una ricezione ballerina vince il derby argentino con De Cecco (voto 6) riuscendo a trovare continuità da tutte le bocche da fuoco, Beretta (voto 8,5) compreso, finalmente determinante in attacco e lucido a muro. Se Dzavoronok (voto 7) sbaglia in battuta ben 8 servizi, è Plotnytskyi (voto 9) a trovare ace e colpi vincenti in attacco.
Per Perugia non basta un Leon (voto 8,5) devastante dai 9 metri. L’attacco al 53% è uno dei più bassi in stagione, la ricezione scricchiola ma è soprattutto il muro ancora una volta il fondamentale più in difficoltà con solo 6 block in 5 set….. Una rondine non fa primavera, un passo falso ci sta, ma sono sicuro che qualche campanello di allarme si sia acceso nella testa di Bernardi…..
Bella cornice di pubblico per Modena, che a Reggio Calabria liquida la pratica Vibo in poco più di un’ora, prima di concedersi all’abbraccio del numerosissimo e caldissimo pubblico!!
Se in casa vibonese si salva solo la ricezione, con Al Hachdadi e Skrimov (voto 6,5) unici giocatori di livello che provano a contrastare Modena, nelle file modenesi l’attacco ottimamente orchestrato da Christenson (voto 8,5) gira a pieno regime e solo Urnaut (voto 5) si prende una giornata di riposo zoppicando sia in attacco che in ricezione. Se Velasco cercava risposte dalla squadra dopo le due sconfitte con Civitanova, sicuramente ha tratto segnali positivi dal gruppo.
In quel di Busto, i ragazzi di Giani trovano una vittoria importante che, dopo gli ultimi passi falsi, rilanciano le ambizioni dei lombardi verso il 5° posto, con una brutta Verona che non assomiglia neanche lontanamente alla bella squadra vista la scorsa stagione capace di lottare x entrare nelle prime 4. Per gli scaligeri l’attacco stenta e la ricezione costringe Spirito (voto 5,5) agli straordinari. Il duo iraniano (voto 5) di banda continua a pagare in ricezione un prezzo troppo alto, non ripagato da performance in attacco importanti.
In casa bianco rossa è come sempre Nimir (voto 9) il mattatore del match con una squadra comunque positiva in tutti i fondamentali. Cresce anche l’apporto di Clevenot (voto 8,5) ottimamente imbeccato da uno Sbertoli (voto 8) in palla. Mancano i muri dei centrali, ma la squadra sembra essersi ritrovata.
Posta piena per Latina che da un brutto colpo alle speranze di salvezza di Castellana, inaugurando nel migliore dei modi l’avventura al palasport di Cisterna.
È il giovane Ngapeth, ormai titolare fisso, a trovare le giocate più importanti e a essere una vera spina nel fianco dei baresi. Con lui bene anche il centrale Gitto (voto 8) e Sottile che guida i suoi compagni in porto in una partita davvero chiave.
Per la squadra di Tofoli non bastano i segnali di risveglio di Renan (voto 8) e la prova dei due martelli (voto 7) a regalare una domenica di gioie e sorrisi. A pesare sul risultato sono i molti errori diretti, soprattutto i 10 in attacco e gli 11 in battuta a fronte di un solo ace.
Dopo l’exploit di Monza, Sora ripiomba in zona retrocessione con una prova pessima, mai in partita e con il solo Rafael (voto 8) a provarci per davvero. Il muro continua a essere in grande difficoltà e, se anche il bomber Petkovic (voto 4,5) fatica, ecco che non ci sono più alternative credibili per l’attacco.
Per Ravenna, continua a dare i suoi frutti il lavoro di coach Graziosi (voto 9). Verhees (voto 8,5) al centro della rete sembra un gigante, capace di imporsi anche a muro e in battuta, Rychlicki (voto 9) sta sfruttando al meglio l’occasione piovutagli dal cielo ad inizio stagione con l’infortunio di Argenta. Saitta (voto 7,5) tornato in Italia dopo l’esperienza francese, è decisamente più preciso e veloce nelle sue giocate.