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E’ stregato l’esordio casalingo dell’Hermaea Olbia, che nella “casa provvisoria” di Golfo Aranci cede in quattro set alla Zambelli Orvieto. Le ragazze di Anile hanno pagato caro un approccio deficitario alla gara, finendo sotto 2-0 nel conto sotto i colpi di Decortes e D’Odorico. Maruotti e Fiore hanno suonato la carica, ma la reazione è stata troppo tardiva, con la Zambelli che ha potuto così lasciare la Sardegna con il bottino pieno in tasca.
LA GARA
Orvieto parte forte trascinata dagli attacchi potenti e precisi di D’Odorico. L’Hermaea, dal canto proprio, fatica a prendere le misure agli attaccanti rivali e scivola subito indietro sull’1-6. Anile trova risposte da un’ottima Maruotti, e le padrone di casa risalgono fino al -1. L’inerzia, però, resta nelle mani delle umbre, che guadagnano il +10 col muro vincente di D’Odorico e poi chiudono agevolmente i conti del primo set sul 17-25.
La seconda frazione di gioco segue lo stesso canovaccio: la Zambelli comanda fin dall’inizio, mentre l’Hermaea è tutta (o quasi) negli isolati lampi di classe di Ilaria Maruotti. La compagine ruprestre, dunque, non ha difficoltà a portarsi sul 2-0 nel conto grazie al punto del nuovo 17-25 messo a terra dalla straripante Decortes.
In una situazione di evidente difficoltà, Anile pesca dalla panchina Moltrasio in regia al posto di Bacciottini. L’Hermaea cambia volto in avvio di terzo set e si porta avanti affidandosi in molti casi agli angoli chirurgici trovati dall’opposto Emanuela Fiore. Sull’8-2 biancoblù Solforati chiama timeout, ma l’Hermaea insiste e continua a condurre. Il momento positivo delle galluresi viene però guastato dall’incidente occorso a Moltrasio, vittima di un infortunio al ginocchio parso inizialmente piuttosto grave. Orvieto prova ad approfittare della situazione per accorciare, ma l’Hermaea fa quadrato e con un altro attacco vincente di Fiore accorcia sul 2-1 nel conto (25-18).
Nel quarto set le squadre si affrontano sul filo dell’equilibrio. La Zambelli prova una prima fuga sul 9-12 (pallonetto di D’Odorico), ma Barazza e compagne reagiscono riprendendo le rivali a quota 13. Dopo un nuovo tentativo di allungo umbro bloccato dalle olbiesi (18 pari con punto messo a terra da Maruotti), Orvieto trova l’accelerazione decisiva grazie alle sue punte di diamante D’Odorico e Decortes. Ed è proprio quest’ultima, con una pregevole palla morbida, a scrivere definitivamente la parola fine sul match col punto del 21-25.