Il bacio Paola Egonu alla fidanzata. è ormai sulle prime pagine di quasi tutti i quotidiani sportivi e non, e questo perché avere la pallavolista più popolare del momento che rivela particolari del suo orientamento sessuale fa senza dubbio notizia, è vero, ma di certo non segna il rispetto che si deve a una persona.
Per questo non si può che essere solidali con Paola e con il presidente della Lega Femminile Pallavolo Mauro Fabris che ha scritto al direttore del celebre quotidiano sportivo, La Gazzetta dello Sport per richiamare l’attenzione sul gioco del volley, e non sul gossip, questo un estratto:
“Caro Direttore, prima di tutto La voglio ringraziare per lo spazio che state dando alla pallavolo femminile in questo periodo. Dal mio punto di vista è uno spazio ottenuto, sul campo è proprio il caso di dire, grazie al grande Mondiale che hanno fatto le azzurre e agli sforzi, organizzativi e i termini di investimenti, compiuti dai nostri Clubs. Guardando la Gazzetta oggi mi sono posto un dubbio: mettere così tanto l’accento sul bacio tra Egonu e Skorupa è sinonimo davvero di una “uguaglianza” raggiunta? Oppure sottintende che per grande parte della società la dichiarazione pubblica di un amore omosessuale non sia così scontata e soprattutto accettata? Non ho tutte le risposte, ma volevo condividere con Lei questa mia perplessità: se diciamo che è una cosa così normale, come bene hanno scritto sempre sulla Gazzetta di oggi Maurizia Cacciatori e Andrea Zorzi, perché riservare ad essa la prima pagina e più foto rispetto alla partita giocata e a tutte le altre protagoniste in campo nel servizio dedicato alla grande sfida a cui abbiamo assistito?”
Non è mancata la risposta del direttore del quotidiano rosa Andrea Monti:
“Caro Presidente, la sua lettera, invero assai garbata, pone interrogativi più che leciti. Le confesserò che anch’io non ho verità rivelate al riguardo. Noto solo che il bacio in pubblico tra due atlete famose in uno sport così importante e seguito è, almeno in Italia, una novità forte. Giornalisticamente, insomma, la notizia c’è. Ed è da prima pagina perché indica un cambiamento nel costume che si fa largo anche nello sport. Che poi tutto questo sia veramente, come spero, un passo avanti nella direzione dell’emancipazione e dell’uguaglianza oppure possa essere visto come un tabù di ritorno è materia di interpretazione soggettiva in cui non mi avventuro. Mi preme testimoniare soltanto che la voce e sentimenti più veri della Gazzetta stanno dalla parte dei diritti civili. Tuttavia, come ha sottolineato correttamente, non si può dire che la Gazzetta trascuri o non abbia a cuore il volley femminile… Diciamo che la vicenda della Egonu mette tutti, noi compresi, in una situazione nuova che invita a riflessioni importanti. Cercare un equilibrio tra pubblico dibattito e tutela della privacy è un esercizio difficile nell’era dei social. Ma non impossibile. Riuscirci è interesse di tutti, anche e soprattutto dello sport. Un cordialissimo saluto e ancora un sincero apprezzamento per la pacatezza delle sue critiche”.