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Tiene ancora banco la questione del Palabianchini di Latina. Inadeguato alle necessità delle società pontine, la Top Volley giocherà la stagione 2018/2019 o a Castel Morrone a Caserta, palazzetto indicato dalla società alla Lega come campo ufficiale, o a Cisterna di Latina. Un peccato per la città perdere uno sport di serie A come la pallavolo, ma questo problema, purtroppo, rischia di toccare altre discipline, come riportato nell’edizione odierna di
C’è una cosa che bisogna mettersi in testa quando si parla di Palabianchini, una premessa che è d’obbligo per ogni ragionamento conseguente: la struttura di via dei Mille è inadeguata alle esigenze sportive della seconda città del Lazio.
A Latina, che ha società di volley, basket e calcio a 5 che militano nelle massime serie delle proprie competizioni agonistiche, serve un palazzetto dello sport nuovo, moderno, adeguato. E magari anche una piscina coperta, visto che siamo l’unica città in Serie A che gioca ancora, in pieno inverno, in una vasca en plein air. Sia ben chiaro: non è da oggi che il capoluogo pontino avrebbe bisogno di un nuovo palazzetto dello sport. E c’è chi ha provato a proporre un progetto, come il cavalier Benacquista, ma dalle parti di piazza del Popolo erano più interessati alla Metro leggera. E sappiamo come è andata a finire. Così mentre lo sport cittadino, con merito e nonostante strutture fatiscenti, raggiungeva traguardi clamorosi (il volley ha giocato anche le coppe europee), il Comune a tutto pensava tranne che a dotare la città di impianti adatti.
Il Palabianchini era nato come una palestra, poi adeguato a palazzetto. Chi lo frequenta sa in che condizioni versa la struttura. Gli spogliatoi sono roba da campetto di periferia, con bagni e docce in condizioni pietose. Uno spettacolo indecente che viene offerto dalla città a quanti da fuori arrivano per giocare nel capoluogo pontino.
La Top Volley, dopo anni di stoica resistenza, ha ceduto e andrà a giocare a Cisterna. Forse per sempre, chissà. Finali europee, play off giocati in campo neutro perché il Palabianchini era inidoneo. Una pessima figura a cui la classe dirigente di allora non seppe dare risposte. A Latina dicono sia cambiato tutto. Per dimostrarlo, è ora che l’amministrazione comunale dia un segnale inequivocabile: piglio decisionale e capacità di programmazione. Forse non è tutto perduto, ma per provare a far cambiare idea alla Top Volley non servono più le parole, ma i fatti. Serve trovare un terreno idoneo, serve un progetto per un palazzetto dello sport nuovo, serve trovare il modo per realizzarlo, con un progetto di finanza o con i fondi europei. Vanno messe le società che usano il Palabianchini attorno a un tavolo per capire se c’è la possibilità di coinvolgerle. Perché il rischio, qui, è che anche basket e calcio a 5 seguano l’esempio della pallavolo. Ed a quel punto non resterebbe altro che suonare il requiem. Per lo sport e non solo.