NEW YORK – È durata meno di un’ora e mezza la prima partita di Rafa Nadal agli Us Open. All’esordio nel tabellone maschile nella quarta ed ultima prova stagionale dello Slam, il n.1 del mondo ha avuto la meglio nel derby spagnolo con David Ferrer costretto al ritiro da un infortunio muscolare al polpaccio nel secondo set col punteggio di 6-3, 4-3 in favore di Nadal. Addio amaro per il 36enne valenciano, che a inizio torneo aveva annunciato che questa sarebbe stata la sua ultima apparizione in carriera in una prova dello Slam.
Anche Novak Djokovic supera il primo turno statunitense: stavolta il serbo vince contro Marton Fucsovics in tre ore e un minuto per 6-3 3-6 7-5 6-0. Il debutto del 2018 e il ritorno a Flushing Meadows dopo aver saltato la scorsa edizione, è stato più faticoso del previsto anche per colpa del caldo torrido che si sta abbattendo su New York. Dopo aver dominato il primo set, l’ungherese si è rialzato, piazzando serie di break che hanno minato le certezze del serbo, che però ha ritrovato smalto e alla fine ha vinto alla distanza.
Marco Cecchinato è invece stato eliminato: a batterlo per 2-6, 7-6, 6-3 6-4, in uno degli incontri del primo turno, è stato il francese Julien Benneteau.
BENE ANCHE DEL POTRO – Esordio positivo per l’argentino Juan Martin del Potro agli Us Open, quarta ed ultima prova stagionale dello Slam. Sul cemento di Flushing Meadows, a New York, il numero 3 del mondo non ha concesso neanche un set allo statunitense Donald Young, imponendosi col punteggio di 6-0, 6-3, 6-4 dopo un’ora e 45 minuti di gioco.
Vincitore degli Us Open nel 2009, Del Potro, tra i favoriti per la vittoria finale, al secondo turno se la vedrà con lo statunitense Denis Kudla che ha superato 6-4, 7-5, 6-2 l’azzurro Matteo Berrettini.
TRAVAGLIA COSTRETTO AL RITIRO – Esordio amaro per Stefano Travaglia agli Us Open sui campi in cemento di Flushing Meadows. Il 26enne di Ascoli Piceno, numero 141 Atp, che per il secondo anno consecutivo ha superato le qualificazioni, ha pagato dazio alle condizioni meteo estreme con cui è cominciato il torneo (oltre 35 gradi e più del 50% di umidità in questa seconda giornata): opposto al polacco Hubert Hurkacz, n. 109 del ranking, anche lui promosso dalle qualificazioni, Travaglia si è ritirato sulla situazione di 6-2 2-6 7-6 3-0 in favore del 21enne di Cracovia. Alla fine del terzo set, ormai disidratato e alle prese con crampi alle gambe, l’ascolano ha chiesto il ‘medical time out’ ma non è servito per risolvere i problemi: con generosità è rimasto in campo, poi il suo ‘calvario’ si è chiuso sul 3-0 a sfavore nel quarto ‘tempo’ quando su consiglio del medico ha deciso di ritirarsi.
CALDO INTENSO A NEW YORK CAUSA TRE RITIRI – Il caldo intenso di New York ha causato tre ritiri agli Us Open, incluso l’argentino Leonardo Mayer. Con il termometro sopra i 35 gradi e l’elevata umidità che porta la sensazione termica a 40, il cemento di Flushing Meadows è diventato un vero inferno per i giocatori. Uno di quelli che hanno sofferto di più è stato Mayer, che ha avvertito vertigini e ha ricevuto cure mediche durante il primo set della partita che ha perso 6-4, 6-4, 4-6, 2-1 prima dell’abbandono con il serbo Laslo Djere.
Si è ritirato anche il lituano Ricardas Berankis, che perdeva 4-6, 7-6 (8-6), 6-0 e 2-0 prima di lasciare contro il sudcoreano Hyeon Chung, e l’italiano Stefano Travaglia, che perdeva 6-2, 2-6, 7-6 (8-6) e 3-0 prima del ritiro contro il polacco Hubert Hurkacz. Gli organizzatori hanno rilasciato una dichiarazione che autorizza l’uso della regola del calore, che negli Us Open consente un’interruzione di dieci minuti tra il terzo e il quarto set.