NEW YORK – Tutto facile per Novak Djokovic e Alexander Zverev nel secondo turno degli Us Open, quarto e ultimo Slam della stagione in corso di svolgimento a New York. Il serbo, testa di serie numero 6, si è distratto nel terzo set, ma non ha mai rischiato contro lo statunitense Tennys Sandgren, numero 61 Atp che a inizio stagione aveva raggiunto i quarti agli Australian Open: 6-1 6-3 6-7(2) 6-2 lo score in suo favore. Un altro match in scioltezza, invece, per il tedesco, al quale la collaborazione avviata con Ivan Lendl pare aver chiarito le idee sul fatto di non disperdere inutili energie nei primi turni degli Slam. Dopo aver travolto all’esordio Peter Polansky, il 21enne di Amburgo, numero 4 del ranking e del torneo, si è sbarazzato con autorità (6-4 6-4 6-2 in un’ora e 49 minuti) anche del francese Nicolas Mahut, 36 anni, numero 131 Atp, ripescato come lucky loser dopo il forfait in extremis del ceco Jiri Vesely, raggiungendo per la prima volta in carriera il terzo turno nella Grande Mela.
AVANTI CILIC, OUT CARRENO BUSTA – Il croato Marin Cilic, testa di serie numero 7 e campione a New York nel 2014, ha lasciato appena due game al polacco Hubert Hurkacz, numero 109 Atp passato attraverso le qualificazioni: 6-2 6-0 6-0 il punteggio finale. Tra le vittime illustri del secondo turno, oltre a Fabio Fognini, c’è anche lo spagnolo Pablo Carreno Busta, numero 12 Atp e del tabellone, che dodici mesi fa era giunto sino alle semifinali a Flushing Meadows: il 27enne di Gijon si è ritirato sul punteggio di 4-6 6-3 5-7 62 2-0 contro il portoghese Joao Sousa, numero 68 della classifica mondiale, con cui fa spesso coppia in doppio nel circuito.
CASO KYRGIOS, ARBITRO LO AIUTA – Scoppia il caso Kyrgios. Fa discutere, infatti, l’aiuto del giudice di sedia nel match tra l’australiano e il francese Pierre-Hugues Herbert, numero 75 Atp. Sul campo 17 di Flushing Meadows, infatti, si è vista una scena piuttosto inedita, dal momento che sul 6-4 3-0 in favore del transalpino, con il 23enne di Canberra apatico e con evidenti segni di frustrazione per i tanti errori che stava commettendo, proprio l’arbitro di sedia Mohamed Lahyani è sceso dalla sua postazione per incoraggiare Kyrgios, che con le braccia dietro la testa stava mordendo l’asciugamano. “Voglio aiutarti. Io vedo le tue partite e tu sei qualcosa di formidabile per questo sport. Ora quello in campo non sei tu, lo so”, le parole che si sono potute udire di Lahyani. “Ok, però al prossimo cambio campo fai venire il fisioterapista”, la laconica risposta dell’australiano, che però da questo intervento ha ricevuto la giusta scossa per cominciare a giocare come si conviene, dando la svolta all’incontro. Kyrgios, tuttavia, a fine match, a caldo ha tagliato corto sull’episodio: “Lahyani era solo preoccupato per il modo in cui stavo giocando”, la spiegazione dell’aussie.
INDAGINE DELLA USTA – Intanto, però, la Usta sta verificando se la condotta del 50enne arbitro svedese è stata o meno corretta. E su quanto accaduto la Direzione Gara del torneo ha emesso una nota spiegando le ragioni del comportamento di Lahyani. Secondo quanto riportato, “l’arbitro è sceso dalla sedia a causa del rumore nello stadio durante il cambio campo per essere sicuro di poter comunicare in modo efficace con Kyrgios”. Questo perchè “Lahyani era preoccupato del fatto che Kyrgios potesse aver bisogno di un trattamento medico”- E quindi ha detto al giocatore che “se non si sentiva bene, l’organizzazione del torneo poteva fornirgli aiuto”. L’arbitro ha inoltre informato Kyrgios che “se il suo disinteresse per il match fosse continuato, questo l’avrebbe indotto ad intervenire con provvedimenti come da regolamento. E di nuovo ha suggerito a Kyrgios che avrebbe potuto ricevere un trattamento medico”. Come del resto è avvenuto, con l’intervento del fisioterapista nel successivo cambio campo, sul 4-1 Herbert.
FUORI WOZNIACKI, OK SHARAPOVA E OSTAPENKO – Nel tabellone femminile brutta prestazione e sconfitta inattesa per la Wozniacki, numero due del ranking e del seeding, contro l’ucraina Lesia Tsurenko, numero 36 Wta: 6-4 6-2 e bye bye New York. Non è stata proprio una passeggiata, ma nella notte italiana la russa Maria Sharapova, numero 22 Wta e 22esima testa di serie, vincitrice dell’edizione del 2006, è approdata al terzo turno. Dopo un primo set agevole, il match contro Sorana Cirstea, numero 51 del ranking mondiale, si è complicato con la tennista rumena che nel secondo parziale ha servito per il set sul 5-4. ‘Mashà, però, ha rimontato allontanando lo spettro di un pericoloso terzo set: 6-2 7-5, dopo un’ora e 50 minuti, per la russa che al prossimo round troverà la lettone Jelena Ostapenko, decima forza del seeding, che ha piegato l’americana Taylor Townsend per 4-6 6-3 6-4.
RISCHIO KERBER, POI PASSA – La Kerber, quarta del ranking e del seeding, ha rischiato davvero grosso con la svedese Johanna Larsson, numero 82 Wta, approdata già due volte al terzo turno a New York. La 30enne mancina di Brema – che punta a bissare il titolo vinto due anni fa, quando in un colpo solo conquistò il trofeo e la leadership mondiale – è stata in vantaggio 6-2 5-2, prima di cedere cinque game e andare al terzo set dove, dopo aver sprecato due volte un break di vantaggio, ha portato a casa il match col punteggio di 62 57 64 dopo due ore e 24 minuti di lotta. Prossima avversaria per lei la slovacca Dominika Cibulkova, numero 35 Wta e 29esima testa di serie, che in questo torneo vanta i quarti nel 2010.