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Tennis, match truccati: Daniele Bracciali radiato, Potito Starace squalificato dieci anni

Foto Getty Images © scelta da SuperNews

Ieri è arrivata la sentenza sui match truccati del circuito Atp e per il tennista specialista in doppio, Daniele Bracciali, peggio non poteva andare. Il toscano è stato giudicato colpevole di aver truccato l’esito di alcuni incontri per realizzare guadagni illeciti nel 2011 durante il torneo Atp di Barcellona, da Richard McLaren, ufficiale dell’Anticorruzione nell’ambito di un’indagine aperta dalla Tennis Integrity Unit, fondata dal Grand Slam Board, dalla Federazione Internazionale (Itf), dall’Atp e dalla Wta. Punizione esemplare per Bracciali che è stato radiato a vita con effetto immediato e multato di 250 mila dollari; oltre a questo al giocatore è stato proibito di partecipare ad eventi che organizzati dall’Atp, ai quali non potrà essere presente nemmeno in qualità di semplice spettatore.
Il tennista ora quarantenne, è ancora in attività per quanto concerne il doppio dove si trova al numero 100 del ranking di specialità;  nel maggio del 2006 raggiunse il suo best ranking riuscendo ad arrivare alla posizione numero 49. L’unico torneo vinto in carriera in singolare fu quello di Casablanca nell’aprile di dodici anni fa. Mentre in doppio ha ottenuto sei successi.

Condannato con una sentenza separata, anche l’altro italiano Potito Storace, squalificato dieci anni e multato di 100 mila dollari per aver facilitato un giro di scommesse in relazione agli incontri sempre inerenti al torneo Atp di Barcellona 2011. Il campano si era ritirato ufficialmente all’inizio del 2018 anche se nel maggio scorso dopo la temporanea assoluzione, aveva giocato le pre-qualificazioni in doppio al torneo Atp di Roma. Raggiunse la sua miglior posizione in classifica nell’ottobre del 2007 quando riuscì ad arrivare al numero 27. Al contrario di Bracciali non ha mai vinto un torneo del circuito, perdendo però quattro volte in finale. Per quanto riguarda i tornei di doppio anche per lui sono sei le vittorie complessive, di cui due insieme al suo compagno toscano.
Nel 2012 i due raggiunsero la semifinale nel torneo di doppio al Rolando Garros, punto più alto della loro carriera, finita nel peggiore dei modi.


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