Soprannominato king Roger, proprio non vuol pensarci ora a lasciare questo ”mondo” fatto di solo tennis, il campione svizzero, Roger Federer, è troppo legato alle sue origini, alle sue passioni e a quello che successivamente è diventato il suo lavoro.
In un’intervista ha scherzato dicendo ”finchè mi diverto e la mia famiglia è felice, io continuerò a fare ciò che faccio”. Ha anche affermato che, il rapportarsi, nelle partite, a persone più giovani (sportivamente e non) rispetto a lui, lo abbia motivato stimolato a migliorarsi sempre di più e lo abbia fatto ”convinto” a restare nell’ambito in cui si trova.
ROGER STA AFFRONTANDO UN MOMENTO DI FLESSIONE MENTALE E FISICA: racconta che dopo le varie sconfitte di questi ultimi tempi, come quella a Cincinnati e a Shangai, è sempre più consapevole delle scelte prese nella sua vita e che, finchè il suo corpo riuscirà a seguire i ritmi della sua mente e quindi dei suoi voleri, lui giocherà.
”Se sono ancora nel circuito è perchè sono convinto di vincere i tornei e di battere i migliori…e lo sto dimostrando. Adesso sono a 98 titoli vinti ed io, con perseveranza, sono sempre più certo, con le mie positive sensazioni, di poter arrivare al 100 ma, se ciò non dovesse accadere io sono in pace con me stesso e fiero di ciò che ho fatto nella mia carriera da tennista”, afferma l’accattivante Roger.
FA POI CHIAREZZA SUL SUO RITIRO ED IN MODO SCHERZOSO SI DEFINISCE ”VECCHIO”: In termini tennistici, io sono il più vecchio, di questo ne sono più che consapevole. L’età media di ritiro è 30/34 anni, io ne ho da qualche mese compiuti 37, capisco, dunque, perfettamente chi mi dice che sono vecchio.