Il giocatore-copertina di questa giornata dell’ATP Challenger Firenze Tennis Cup Trofeo Toscana Aeroporti (64.000 euro, terra battuta) è ancora Filippo Baldi che, dopo aver sconfitto Stefano Travaglia, ha battuto anche Tommy Robredo, ex numero 5 del mondo, con un punteggio piuttosto netto: 6-3 6-2. Baldi è stato perfetto in ogni aspetto del gioco, soprattutto nell’approccio alla partita, mai troppo semplice quando hai di fronte un giocatore esperto (36 anni) e mentalmente sempre fortissimo, come Robredo ha dimostrato al primo turno contro Salvatore Caruso rimontando una situazione difficile (un set e un break sotto).
In una giornata piuttosto ventosa, condizione che non è apparsa molto gradita a Robredo, Baldi è stato molto propositivo, giocando solido da fondocampo con belle variazioni, tra smorzate e discese a rete, dove ha dimostrato buonissima mano. Il giocatore di Vigevano, 22 anni, ha fatto un gran salto di qualità dopo aver passato le qualificazioni agli Internazionali d’Italia battendo due top 100, grazie anche al supporto di coach Francesco Aldi, col quale ha cominciato a lavorare lo scorso anno. Proprio Aldi, durante la passata edizione del torneo di qualificazione alle Next Gen ATP Finals di Milano, si disse sorpreso di come un ragazzo “con le qualità tecniche e fisiche di Filippo, non riesca a salire di classifica”. In un anno il balzo è stato enorme e ora l’obiettivo stagionale di garantirsi un posto nelle qualificazioni dell’Australian Open (bisogna arrivare intorno alla 250esima posizione ATP: attualmente Baldi nell’ATP Race, la classifica che tiene conto dei soli risultati del 2018, è 249esimo) è sempre più vicino. E Firenze potrebbe permettergli di staccare il biglietto per Melbourne.
Bello anche il successo di Andrea Pellegrino. Leggere il numero 413 di fianco alla classifica del 21enne di Bisceglie, è un insulto al suo talento, di primissimo livello. Ne ha fatte le spese Gianluigi Quinzi, 22 anni, ex campione di Wimbledon juniores, sconfitto 7-6 6-1, uno score che poteva essere ancora più severo se Pellegrino non avesse sbagliato un clamoroso smash a due passi dalla rete sul set point del primo set (6-5, 40-30 lo score in quel momento), dopo aver già dilapidato un vantaggio di 4 a 1 e due break.
“Credo che in tanti abbiano pensato che il match sarebbe girato sul quell’errore – ha detto Pellegrino – ma io ero tranquillo. E poi c’era un tie-break da giocare e quindi era necessario rimanere molto concentrati. Giocare un derby non è mai facile ma credo di aver vinto un bel match”.
D’accordo anche il suo coach, Giancarlo Petrazzuolo, che lo segue dallo scorso giugno: “Quell’errore è stato talmente evidente che non ha nemmeno fatto così male. In realtà, è stato peggio farsi riprendere da 4 a 1 sopra. Andrea è forte tecnicamente e fisicamente ma può migliorare nell’energia che bisogna mettere nel lavoro quotidiano e soprattutto quando incontra delle difficoltà durante il match. Per esempio, lui vive ancora troppo di sensazioni proprie, guarda solo se stesso e poco a quello che succede dall’altra parte della rete”. Da qui una scelta intelligente che merita di essere spiegata, perché troppo spesso la concessione di wild card viene vista come una scorciatoia per arrivare in alto: “Nel suo caso la scelta è stata fatta per abituarlo alle difficoltà. Lui ha il livello per giocare questi tornei ma deve imparare a gestire i momenti duri. E allora, fargli giocare tornei con avversari più tosti, lo sta aiutando a maturare”. Perché la fiducia non si acquisisce soltanto vincendo match (facili) ma anche alzando la qualità degli avversari, presupposto che il giocatore abbia capacità tecniche che gli permettano di giocare a quel livello. E Pellegrino certamente le ha.
“Quest’anno non ho vinto tante partite ma sento che il mio tennis sta crescendo: in futuro potrò togliermi tante soddisfazioni” ha aggiunto Pellegrino. Che del prossimo avversario, lo spagnolo Roberto Carballes-Baena, testa di serie numero 2 del torneo, ha detto: “E’ duro da affrontare perché non ti regala mai una palla e ti devi conquistare ogni singolo punto”.
A fine giornata è arrivato anche il sofferto successo della testa di serie numero uno, Lorenzo Sonego, 23 anni e numero 89 ATP, contro il belga Arthur De Greef, 26 anni e numero 246 ATP. Sonego ha controllato facilmente il primo set (6-2) ma non è riuscito a staccarsi nel secondo, fino a cedere il servizio in un lunghissimo undicesimo game. De Greef ha preso un break di vantaggio all’inizio del set decisivo ma Sonego è stato bravo a restare sempre mentalmente nel match, a lottare, a chiudere il settimo game con un meraviglioso serve&(stop)volley e a recuperare il break nel game successivo, con due dritti inside-out vincenti. Chiamato a servire per restare nel match, De Greef ha commesso un paio di errori gratuiti, ha salvato un primo match point con una volée steccata ma alla fine ha ceduto per 6-4.
Nella giornata di domani, il match clou sarà il derby tra Filippo Baldi e Lorenzo Sonego. Da non perdere anche i match degli altri due azzurri: Andrea Pellegrino opposto a Roberto Carballes Baena e Lorenzo Giustino contro Pablo Andujar.
Centrale – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)
1. [WC] Andrea Pellegrino vs [2] Roberto Carballes Baena
2. [1] Lorenzo Sonego vs Filippo Baldi
3. [3] Pablo Andujar vs Lorenzo Giustino
Grandstand – Ora italiana: 11:30 (ora locale: 11:30 am)
1. Sergio Gutierrez-Ferrol vs [4] Marco Trungelliti
2. [1] Daniele Bracciali / Andrea Vavassori vs [3] Rameez Junaid / David Pel
3. Filippo Baldi / Salvatore Caruso vs [WC] Enrico Dalla Valle / Stefano Travaglia