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Masters 1000 Parigi Bercy: tre ore di battaglia, Djokovic supera Federer e vola in finale

Novak Djokovic nella foto

Continua la splendida marcia di Novak Djokovic al Masters 1000 di Parigi Bercy. Il tennista serbo, numero due del seeding parigino, supera Roger Federer col punteggio di 7-6(6) 5-7 7-6(3) in tre ore e due minuti di partita, qualificandosi così per l’ultimo atto del torneo transalpino per la quinta volta in carriera, la prima dal 2015 quando sconfisse Andy Murray.
Il nativo di Belgrado, come dicevamo, ha raggiunto la finale del Rolex Paris Masters già quattro volte, uscendone sempre col trofeo del vincitore: oltre al successo del 2015, ha trionfato nel 2009 (in tre set contro Gael Monfils), nel 2013 (doppio 7-5 a David Ferrer) e nel 2014 (6-2 6-3 a Milos Raonic).

Novak Djokovic vince il venticinquesimo confronto diretto contro Federer, su un totale di quarantasette sfide (ventidue le vittorie del giocatore di Basilea). Per Djokovic si tratta della sesta finale stagionale nel circuito ATP: il momento magico del 31enne serbo sembra destinato a non finire qui; da lunedì sarà il nuovo leader della classifica mondiale (scalzerà Rafael Nadal) mentre domani andrà a caccia del trentatreesimo successo in un torneo Masters 1000.

In finale affronterà Karen Khachanov, tennista russo che nel corso della settimana ha dimostrato di valere ampiamente i Top-20. Il numero 18 ATP, da lunedì al n.12, ha sconfitto in semifinale l’austriaco Dominic Thiem col punteggio di 6-4 6-1.

PRIMO SET – Djokovic-Federer non poteva essere nient’altro che un match fantastico, di gran lunga uno dei più belli dell’intera stagione tennistica che, purtroppo, sta volgendo al termine. Il primo parziale è piuttosto equilibrato, entrambi i giocatori tengono i rispettivi turni di battuta senza particolari problemi e c’è spazio anche per diversi bellissimi scambi. L’esito più giusto, per dare un vincitore al set d’apertura, è il tiebreak: Federer parte meglio di Djokovic, ma non sfrutta un set point sul 6-5 e si fa rimontare dal serbo, bravo a conquistare tre punti consecutivi e, dopo un’ora e 11 minuti, a chiudere la frazione.

SECONDO SET – Equilbrio clamoroso nel secondo parziale: settantadue punti totali, 36 li vince Federer e 36 li conquista Djokovic. Nessun tiebreak, a causa del turno di battuta ceduto malamente dal tennista di Belgrado nel dodicesimo gioco: Djokovic parte col piede giusto, realizzando il primo punto, ma deve poi fare i conti con l’aggressività di Federer, che realizza quattro punti di fila alla risposta, portandosi così a casa la frazione per 7-5.

TERZO SET – Percentuale di prime di servizio in campo altissima in questo parziale decisivo (77% per Federer, 79% per Djokovic) che assomiglia molto a quello d’apertura, con l’equilibrio a farla da padrone. Federer annulla due palle break nel primo gioco e altre due nel nono, Djokovic si rammarica per le occasioni non sfruttate ma, dal canto suo, lascia le briciole all’avversario nei propri turni di servizio.
Giunti al tiebreak, Federer si fa sovrastare dalla stanchezza: il tennista di Basilea commette doppio fallo sull’1-3, permettendo a Djokovic di gestire i due minibreak di vantaggio. E’ un compito da ragazzi, per il serbo, chiudere la contesa per sette punti a tre.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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