Ottavi di finale scoppiettanti al Nord Tennis Sport Club di Torino, nell’11esima edizione del Trofeo Ma-Bo, 25.000 $ internazionale femminile. Seconda vittoria sonante per la prima testa di serie, l’austriaca Barbara Haas, numero 217 del ranking mondiale. Opposta alla greca Eleni Kordolaimi si è imposta per 6-1 6-2 in un’ora e trenta minuti di gioco.
Grande mobilità dentro il campo, soprattutto lateralmente e ritmo elevato con i colpi da fondo, precisi e meditati. Un solo momento di rilassamento, all’inizio della seconda frazione quando l’avversaria si è involata sul 2-0, subito rimediato con un nuovo strappo in avanti fotografato dal break di 6 giochi a 0 che l’ha condotta alla vittoria e proiettata nei quarti di finale. Prosegue la sua corsa la giovane ceca Anastasia Zarycka, nata a Praga l’8 gennaio del 1998 e in forte ascesa. Attualmente numero 315 Wta, oggi ha superato in rimonta la solida tedesca Vivian Heisen, dando il meglio del proprio tennis nel terzo set, conquistato 6-1 per il complessivo 4-6 6-4 6-1. Partita dai più volti quella di Martina Caregaro e Polina Leykina. Partenza migliore della tennista dell’est che dopo aver colto il break del 4-2 (dopo un game prolungato e con tanti vantaggi reciproci) lo ha tenuto fino al termine anche grazie anche ai molti errori gratuiti della tennista aostana, brava ad aprirsi il campo, meno a capitalizzare le situazioni create. L’azzurra si è fatta finalmente aggressiva nel set numero 2, venendo spesso a rete e chiudendo o con lo smash o di volo. Per lei il 6-4 del pareggio che è parso poterla proiettare verso un terzo set di uguale spessore. Invece si è fatta irretire dal palleggio prolungato della polacca che non ha perso vivacità e costanza nel fraseggio e ha nuovamente approfittato delle “assenze� agonistiche della 26enne che si allena da molto tempo a Roma. Passaggio di turno per la Leykina e tanto rammarico per la Caregaro che ha un gran potenziale ma fatica ad esprimerlo. La qualificata russa Varvara Gracheva ha superato il secondo scoglio del tabellone principale rappresentato dall’egiziana Sandra Samir (a testimonianza della forte internazionalità del torneo che ha visto in main draw ben 21 nazioni in concorso), sul punteggio di 6-4 6-2.
E’ terminata invece al secondo turno la corsa della russa-italiana Liudmila Samsonova, per mano della slovena Kaja Juvan, quinta testa di serie, partita dalle qualificazioni. Primo set in equilibrio, rotto nella parte finale dalla Juvan che ha chiuso al decimo gioco, per il 6-4 parziale. Secondo con una maggior efficacia della stessa Juvan, a segno 6-2 senza aver concesso opportunità particolari alla rivale, troppo fallosa soprattutto quando chiamata agli spostamenti laterali.
Buona prova della romena Amalia Rosca, numero 4 del tabellone, che ha concesso solo quattro giochi alla ceca Bayerlova, che arrivava dalle qualificazioni, ed è così salita tra le migliori otto della rassegna.
Gli ultimi due match del programma hanno messo in campo le italiane Stefania Rubini e Lucrezia Stefanini. La prima contro la testa di serie numero 2, l’austriaca Grabher, ha compiuto l’impresa di giornata, giocando con forza e determinazione, in particolare nei due tie-break, conquistati con lucida maestria. Rubini che nel secondo set ha saputo recuperare anche uno svantaggio importante (0-3) reagendo al momento con ottime percentuali. Primo tie-break agguantato per 7 punti a 2, secondo per 7 punti a 3. Tangibile la sua soddisfazione al termine: “Ho dato il massimo nel momento più delicato dell’incontro – ha sottolineato la Rubini – e sono stata premiata�. Ora trova la slovena Juvan per salire ancora. L’ultima promossa nei quarti uscirà dal testa a testa Stefanini – Potocnik.