Con la vittoria di ieri nella 24 Ore di Le Mans, Fernando Alonso si è confermato uno dei piloti più completi non solo del momento, ma anche dell’intera storia dell’automobilismo mondiale. Lo spagnolo, grazie a questo meritato successo, è ora ad un passo dalla conquista della “Triple Crown” (la “Tripla Corona”), uno dei riconoscimenti più ambiti e prestigiosi per tutti gli assi del volante.
Dopo il trionfo nella gara di resistenza francese, si è spesso sentito parlare di “Triple Crown”, e lo stesso Alonso non ha nascosto il suo sogno di poterla vincere.
Ma in cosa consiste la Tripla Corona? Come si ottiene? Chi l’ha già vinta, o chi la può ancora vincere?
Tutte domande a cui daremo una risposta non solo per fare chiarezza, ma anche per capire e conoscere le storie che si celano dietro uno dei trofei più difficili da conseguire.
COME SI VINCE LA “TRIPLE CROWN”?
Innanzitutto bisogna partire dalla definizione più elementare e basilare, utile per comprendere come si può ottenere un simile riconoscimento (che rimane comunque non ufficiale, e dunque non stabilito dalla FIA).
La Triple Crown viene infatti assegnata a quel pilota che, nel corso della sua carriera, è riuscito a vincere le tre maggiori competizioni automobilistiche mondiali:
– Il Gran Premio di Monaco di Formula 1 (oppure, in assenza di questa vittoria, il successo nel Campionato Mondiale di Formula 1)
– La 500 Miglia di Indianapolis
– La 24 Ore di Le Mans
CHI L’HA VINTA?
La Tripla Corona è stata oggetto, nel corso della storia, di molte proposte di modifica delle condizioni, che però sono rimaste invariate.
Non è certamente facile mettere nella propria bacheca un simile riconoscimento, motivo per cui la Triple Crown è davvero un trofeo riservato solo ai più grandi campioni delle quattro ruote.
E proprio per questo motivo, l’albo d’oro dei vincitori è “poverissimo”. In tutta la storia delle corse, soltanto un pilota si è aggiudicato questo prestigioso trofeo:
Graham Hill.
Il britannico, padre di Damon Hill, è ancora oggi l’unico uomo al mondo che si può fregiare di questo riconoscimento. Nel corso della sua trionfale carriera, Hill ha vinto tutto quello che c’era da vincere:
infatti, oltre alle cinque edizioni del Gran Premio di Monaco (1963, 1964, 1965, 1968, 1969) a cui si sommano anche due titoli mondiali di Formula 1 (1962 e 1968), l’inglese ha anche conquistato una 500 Miglia di Indianapolis nel 1966 ed una 24 Ore di Le Mans nel 1972, con quest’ultima che gli valse di diritto la Triple Crown.
CHI PUO’ ANCORA VINCERLA?
Pochi piloti ancora in attività possono ancora avere l’onore di tentare di vincere la Triple Crown. Sono infatti tre gli uomini a cui mancherebbe soltanto una vittoria per poter entrare di diritto nel “Pantheon” dei grandi campioni automobilistici.
Il candidato numero 1, come già accennato, è proprio Fernando Alonso. Lo spagnolo, dopo aver trionfato nella 24 Ore di Le Mans, ha aggiunto il secondo dei tre tasselli importanti della sua carriera per poter completare l’inseguimento alla Tripla Corona. Al successo nella gara di resistenza più ambita al mondo, l’ex pilota della Ferrari può aggiungere anche due titoli iridati di Formula 1 (2005 e 2006) e soprattutto due vittoria nel Gran Premio di Monaco (2006 e 2007).
Per essere accostato a Graham Hill, Alonso dovrà necessariamente portarsi a casa anche la 500 Miglia di Indianapolis, a cui ha già partecipato nell’edizione 2017 (ritirandosi per un guasto meccanico tra gli applausi dei tifosi americani). Viene da pensare che lo spagnolo vorrà sicuramente riprovarci per entrare definitivamente nel mito dell’automobilismo.
Ma, come detto, non c’è solo Alonso. Tra i piloti ancora in corsa per la vittoria della Triple Crown c’è anche una vecchia conoscenza della F1:
Juan Pablo Montoya
Il colombiano, attualmente impegnato nel campionato Indycar, ha colto importanti successi nel corso della sua carriera, specialmente in Formula 1 ed in America. In quest’ultimo luogo, Montoya può vantare addirittura due vittorie nella 500 Miglia di Indianapolis, conseguite nel 2000 e nel 2015. Pilota grintoso e veloce anche in Formula 1, il colombiano non ha mai vinto un titolo mondiale piloti, ma è comunque riuscito ad aggiudicarsi un edizione del Gran Premio di Monaco, vincendo nel Principato nel 2003 con la Williams.
Con questi due successi ormai archiviati, a Montoya mancherebbe soltanto la 24 Ore di Le Mans per poter eguagliare i successi di Hill. Eppure, almeno fino a questo momento, il colombiano non ha mai partecipato alla 24 Ore più famosa del mondo.
Jacques Villeneuve
Teoricamente ancora in grado di poter competere alla vittoria finale, il pilota che più ci è andato vicino al conseguimento della Triple Crown è stato sicuramente il canadese. Figlio d’arte, Villeneuve ha iniziato a farsi le ossa dapprima negli Stati Uniti, esperienza che gli valse una vittoria nella 500 Miglia di Indianapolis del 1995. Entrato successivamente nel Circus della Formula 1, il canadese ha vinto il titolo mondiale nel 1997, non riuscendo però a salire sul gradino più alto del podio nel Gran Premio di Monaco. In ogni caso, i due successi iridati sono comunque validi per poter puntare alla Tripla Corona, soltanto sfiorata nel 2008. In quell’anno infatti Villeneuve, al volante della Peugeot insieme a Marc Gené e Nicolas Minassian, giunse al 2° posto, facendo così sfumare ogni speranza di poter agguantare la Triple Crown.
Oggi, a 47 anni d’età, il canadese potrebbe ancora tentare la rincorsa alla Tripla Corona?
CHI CI E’ ANDATO VICINO?
Alonso, Montoya e Villeneuve sono dunque i piloti che ancora oggi possono ambire alla conquista della Triple Crown. Prima di loro però, vi sono stati altri grandi campioni che hanno provato a conquistare questo trofeo, ma senza riuscirsi per un soffio.
Tra questi vi è senz’altro l’austriaco Jochen Rindt, unico ad aver vinto tutto tranne la 500 Miglia di Indianapolis. Vincitore del Gran Premio di Monaco nel 1970, Rindt morì a Monza proprio in quell’anno, riuscendo comunque (grazie al vantaggio accumulato in classifica fino all’incidente fatale) a vincere il titolo mondiale, unico riconoscimento della storia assegnato postumo. L’austriaco, prima ancora della F1, vinse anche la 24 Ore di Le Mans, e partecipò anche a due edizioni della 500 Miglia di Indianapolis, senza mai riuscire ad imporsi in quella che sarebbe stato il suo trionfo utile per la conquista della Tripla Corona.
Altri piloti, in ogni caso, non riuscirono a conseguire la Triple Crown per via degli insuccessi nella prestigiosa gara americana. Tra questi spiccano nomi eccellenti quelli di Tazio Nuvolari. Il “Mantovano Volante” vinse infatti il GP di Monaco e la 24 Ore di Le Mans, ma mai in terra statunitense. Lo stesso discorso vale anche per il francese Maurice Trintignant ed il neozelandese Bruce McLaren. Indianapolis divenne un incubo anche per altri due grandi campioni: Mike Hawthorn e Phil Hill. Questi ultimi però, a differenza degli illustri colleghi precedenti, vinsero la 24 Ore di Le Mans, ma mai il GP di Monaco. Entrambi però, al posto dell’affermazione nel Principato, ottennero comunque il titolo mondiale di Formula 1.
Unico nel suo genere è invece il caso di A.J. Foyt. Il pilota americano, autore di quattro vittorie nella 500 Miglia, vinse anche una 24 Ore di Le Mans, mentre fu deludente in Formula 1. Foyt, velocissimo in patria e nelle gare di durata, non trovò invece lo stesso feeling in Formula 1, non riuscendo mai a conseguire risultati di valore né a Monaco né nel campionato mondiale.
In altri casi, infine, fu invece la sola 24 Ore di Le Mans a tenere nel cassetto i sogni di altri grandi campioni.
Jim Clark, Mario Andretti ed Emerson Fittipaldi hanno infatti vinto la 500 Miglia di Indianapolis ed il mondiale di Formula 1 (curiosamente, nessuno di loro ha mai trionfato a Monaco), ma non nella gara di durata transalpina.
Ad ogni modo, che siano riusciti o meno a ottenere una simile impresa, la Triple Crown resta un affare riservato solo alla “créme” dell’automobilismo sportivo.
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