L’auto è già avanti, i dati sulle vendite dell’alimentazione con le varie soluzioni elettriche lo dimostrano, ancor di più se parliamo di settori specifici come quello dominato da Toyota del Full Hybrid Electric.
Parliamo di avanguardia soprattutto pensando alle previsioni sullo scenario che ci attende per la crescente richiesta di produzione di energia elettrica, destinata ad aumentare di colpo e di sicuro dal 2020: a livello mondiale, per esempio, il panorama produttivo sarà segnato e dominato dalle fonti rinnovabili che rappresenteranno il 0% del fabbisogno mondiale anche grazie allo sviluppo delle batterie. Un processo che in realtà in Italia sembra essere più veloce: attraverso i sistemi eolico e solare (senza dimenticare le risorse idroelettriche) si può raggiungere circa il 90% della energia necessaria già nel 2030, con una previsione totale entro il 2050. Dati e studi già divulgati recentemente nella sede dell’ENEL.
Vento, sole e acqua saranno dunque fondamentali nella produzione di energia elettrica visto il progetto di crescita del numero delle auto elettriche circolanti di cui una parte deve comunque attingere energia sia a livello domestico, sia attraverso le attesissime infrastrutture. Il tutto viaggiando verso la cosiddetta decarbonizzazione e in nome della salute dell’ambiente in cui viviamo. L’Italia nel 2017 è entrata nella top 5 dei Paesi capaci di accumulare energia (dietro Cina, Giappone, Usa e Germania) addirittura quarta nella capacità pro capite. Con questa ripartizione della nuova potenza rinnovabile: elettricità solare 55%, eolica 29%, idroelettrica 11%. Secondo i dati forniti dal Report delle Energie Rinnovabili, riscaldamento, raffreddamento e trasporti rappresentano l’80% circa della domanda globale di energia.
Al di là della produzione di veicoli a basso impatto ambientale puntando sulla strategia elettrica dell’ibrido, Toyota, per esempio, ha adottato da tempo un impianto fotovoltaico solare per alimentare il suo primo impianto sostenibile in Europa, a Burnaston (Regno Unito), dove la Casa giapponese ha scelto di produrre la terza generazione della nuova Corolla Hybrid (che sostituisce la Auris) sulla piattaforma TNGA. Un progetto realizzato, implementato durante lo sviluppo e installato in soli quattro mesi attraverso l’uso di tecnologie di ultima generazione e a ridotte emissioni.