ROMA – Reduce da uno dei peggiori weekend della stagione, concluso con un ottavo posto in rimonta, Valentino Rossi ad Autosport ha parlato del futuro e delle prospettive della Yamaha: «Ho provato la prima edizione del motore 2019 della M1, sì, ma penso e spero che non sia la versione finale, perché ha solo piccole modifiche ed è molto simile a quello che stiamo usando ora. Spero che i nostri ingegneri continuino a lavorare, perché il motore è uno dei problemi per noi».
PREOCCUPAZIONE «Una cosa preoccupante è che, di solito, i test a Brno che si fanno dopo la gara erano il momento in cui negli anni passati provavamo la M1 dell’anno successivo. Ma nelle ultime due stagioni questo non è avvenuto. Dov’è la moto dell’anno prossimo? Boh, io non lo so, chiedetelo ai giapponesi. Sfortunatamente nei test non abbiamo provato tante cose per il prossimo anno. Il mio lavoro non consiste nel dire “abbiamo bisogno di un motore a V o modificare il telaio in questo modo”. Io posso individuare e dire quali siano i problemi. Siamo in difficoltà per quanto riguarda l’abbinamento moto-gomme, specialmente per quanto riguarda il posteriore. Sto cercando di spiegare questo fatto. Ma non dobbiamo focalizzarci su una sola area, perché i punti da sistemare sono diversi, secondo me. Ad esempio l’elettronica, il carattere del motore, e altre cose». Ha concluso la sua analisi il Dottore.