BUDAPEST – «Non possiamo considerarci favoriti, ma è difficile saperlo. Aspettiamoci una battaglia serrata. Non siamo favoriti, ma vediamo». Non si sbilancia Valtteri Bottas della Mercedes alla consueta conferenza stampa dei piloti che precede le prove del GP di Ungheria, disertata da Vettel in segno di lutto per la morte di Marchionne. Il bilancio del pilota finlandese per ora è però «positivo», anche perché «a questo punto della stagione» sa già di essere riconfermato dalla scuderia ed è «felice del nuovo contratto e di far parte ancora di questa squadra. Il team ha valutato tutte le opzioni e ha scelto me. Bilancio? Verso la fine della scorsa stagione sono migliorato, portando quelle prestazioni anche in questa, nonostante la classifica non lo rispecchi. Ma c’è un progresso e voglio fare sempre di più».
IL DUALISMO CON HAMILTON – Sulla penalità non data ad Hamilton nello scorso Gp Bottas è diplomatico: «Ci sono state tante situazioni quest’anno con opportunità mancate. In Germania mi sono trovato in testa dopo l’incidente di Vettel. Poi è andata così ma questa è la vita. Vicino alla vittoria? Alla ripartenza io e Lewis abbiamo lottato in modo serrato». Insomma per Bottas c’è ancora, all’interno della Mercedes, «la liberà di lottare alla pari. Abbiamo perso punti per tante cause diverse e posso capire il team che ha deciso di portare a casa il maggior numero possibile di punti. Giusto così», ha poi commentato sull’ordine della scuderia in Germania «arrivato» però «alla curva 12, nel primo giro dopo la safety car», quando «il momento più acceso della gara era già passato». Ma non si sente troppo lontano da Lewis? «Non ci sono garanzie che si possano ripetere situazioni come in Germania», risponde Bottas: «Non ci sono state decisioni al momento, quindi nulla fa pensare che potrei sarei trattato in modo diverso da lui».