ROMA – A Singapore, Sergey Sirotkin e Romain Grosjean si sono resi protagonisti di una accesa battaglia. Una lotta all’ultimo sorpasso che avrebbe potuto influire anche sul risultato finale del Gran Premio visto che il pilota della Haas ha ignorato le bandiere blu, ostacolando l’andatura di Lewis Hamilton, che si è visto arrivare negli scarichi Max Verstappen.
GROSJEAN Alla fine a rimetterci è stato il francese che ha ricevuto 5 secondi di penalità per «aver ignorato le bandiere blu per un numero significativo di curve». Il pilota della Haas ha provato a giustificarsi: «Stavo combattendo con Sergey (Sirotkin), che correva un po’ come se fossimo in go-kart. Non potevo davvero rallentare: Pierre (Gasly) mi era incollato e io ero affiancato a Sergey. Non appena l’ho superato, ho lasciato strada a Lewis (Hamilton)».
WHITING A criticare la condotta di Grosjean Charlie Whiting, il direttore di gara della F1, per il quale non ci sono scuse che tengano: «Penso che Romain dimentichi la regola d’oro delle bandiere blu: se sei in battaglia, devi dimenticare la tua stessa battaglia e spostarti. L’ho spiegato ai piloti molte volte e lui se n’è completamente dimenticato: i pannelli di gara lampeggiavano con il suo numero e Lewis era molto, molto più veloce. È stato uno dei peggiori casi di bandiere blu ignorate che io abbia visto da molto tempo a questa parte». Con questa mossa Grosjean ora rischia seriamente di saltare un Gran Premio, visto che ha ricevuto tre punti di penalità sulla Superlicenza, portando a nove il totale nei 12 mesi. Con 12 punti totali di penalità nell’arco di un anno scatterebbe la sospensione.
