Citroën spesso ha stupito con auto speciali, anticonformiste e innovatrici. Con C5 Aircross punta al “sodo” del mercato, i SUV compatti (la classe dei 4,5 metri di lunghezza) sono la categoria più apprezzata alle nostre latitudini. Ma senza perdere in originalità.
Il primo contatto era avvenuto nell’esordio nel Vecchio Continente a Parigi lo scorso maggio, dove già traspariva l’orgoglio della Casa per lo sport utility prodotto in Francia nello storico stabilimento di Rennes. Al secondo giro abbiamo effettuato un test su strada in Marocco, tra Marrakech e il picco dell’Atlante.
Ben proporzionata nel design esterno e interno, con tocchi di gusto più che di peculiarità o vezzi, C5 Aircross punta su doti che possano soddisfare la maggior parte dei clienti. Qualità che molti SUV non hanno, almeno tutte insieme. Nello specifico il plus del comfort (un classico) al quale si uniscono abitabilità,modularità e capacità di carico.
Il primo è garantito dalle sospensioni dotate di smorzatori idraulici progressivi (PMC, Progressive Hydraulic Cushions). Di serie su tutte le versioni (prezzi da 25.700 a 36.700 euro, potenze da 130 a 180 cavalli) derivano dall’esperienza accumulata nei rally. Grazie a una migliore escursione permettono un più efficiente assorbimento degli urti, filtrando meglio le imperfezioni della strada o del terreno.
A questo si aggiungono tre sedili posteriori indipendenti, scorrevoli di 15 centimetri, inclinabili, da 19° a 26,5°. Completa il quadro il bagagliaio da 580 litri. La dotazione di assistenza alla guida arriva fino a 20 sistemi e al self drive di livello 2.
Sugli altipiani dell’Atlante abbiamo avuto la possibilità di saggiare C5 Aircross nelle versioni più performanti. Il 2 litri Diesel da 180 cavalli a il 1.6 turbo benzina di egual potenza. Abbinati al cambio automatico a otto marce. La vettura ha sciorinato le sue qualità. Una comodità degna della storia di Citroën (sedili ben imbottiti, ma anche in grado do sostenere) abbinata a un’insonorizzazione notevole.
In marcia nessun problema, anzi è un piacere, anche se sterzo e assetto sono ovviamente votati al “morbido”, ma senza essere pigri. Il SUV Citroën è davvero ospitale e multiruolo: la seconda fila offre molte opzioni. Senza essere rivoluzionaria (soprattutto nel design) è davvero una vettura ben fatta. Con molte frecce a disposzione. A inizio 2019 se ne aggiungerà una più, la versione plug-in ibrida da 225 cavalli e capace di un’autonomia solo elettrica di 50 km.