Il debutto di nuova BMW Serie 3 al Salone di Parigi dà il via a un più ampio rinnovamento nel segmento D. La berlina è il primo tassello di una famiglia di modelli che, dal progetto G20, saranno ispirati. Il primo ad arrivare, quasi in concomitanza con il lancio sul mercato della tre volumi, sarà BMW Serie 3 Touring. È attesa al Salone di Ginevra, prima mondiale dell’interpretazione station wagon, a sviluppare il tema del volume di carico e della versatilità d’impiego.
La spinta decisa sull’acceleratore dell’elettrificazione, secondo le ultime indiscrezioni, non si tramuterà in una corrispondente versione ibrida con carrozzeria station wagon, Serie 3 Touring già da tempo immortalata negli ultimi test di sviluppo in strada e al Nurbugring. L’impianto tecnico, stilistico e tecnologico, ripeterà i contenuti della berlina, presentando una coda molto più “movimentata” di quanto non faccia l’attuale Touring, grazie ai fari a led in rilievo. Dettagli.
Il modello che non rivedremo, da quanto emerso a Parigi, è BMW Serie 3 Gran Turismo. Un modo diverso di “cantare” le gesta tutto spazio e volume utile: non una station classica, non una berlina tre volumi, piuttosto un crossover nel senso di modello miscela di soluzioni. Non ha mai convinto, per stile e ruolo da giocare nella gamma Serie 3. Verrà cassato e senza troppi rimpianti da parte degli affezionati al marchio.
I passi successivi che saranno ispirati dal progetto G20 vedranno il rinnovamento della BMW Serie 4 nel 2020, questa sì proposta in variante coupé e cabrio. Quanto alle proposte sportive, firmate M, ovvero, M3 e M4, sappiamo già dei primi test in pista di M3, codice di progetto G80. Uno dei punti più discussi, legati alla futura generazione, riguarda l’adozione o meno delle quattro ruote motrici xDrive “on demand”, in stile M5: probabilmente per M3 BMW continuerà con la formula due ruote motrici, con evidenti vantaggi anzitutto sul fronte delle masse in gioco.