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Era una star della pallacanestro europea quando nessuno sapeva se esistesse una Trento del basket, e per questo è arrivato a 38 anni senza aver mai giocato con l’Aquila. Lasciata l’attività agonistica, Tomas Ress è tornato a vivere in Alto Adige dopo che non è concretizzata la possibilità di cominciare una nuova vita da allenatore a Venezia. Daniele Battistel de L’Adige l’ha raggiunto telefonicamente (Ress è in vacanza in Abruzzo), e ha scoperto che c’è un abboccamento con la Dolomiti Energia: “Qualche chiacchiera c’è stata, ma nulla di definitivo. Quando è venuto fuori che non sarei rimasto a Venezia si sono fatte avanti anche altre società della regione.
Mi servono ancora due anni di corso allenatori per ottenere l’abilitazione nazionale. Per adesso posso fare il primo allenatore di squadre giovanili o l’assistente di una maggiore. Con l’Aquila Trento potrei continuare il mio percorso per diventare allenatore, quella che sento essere in questo momento la mia strada. Con la Reyer c’era un’idea di accordo, ma economicamente non era sufficiente per rimanere a Venezia con tutta la famiglia. Qui sarebbe diverso.
Opinioni sul Mercato? Io non guarderei solo i rinforzi, ma anche i giocatori che sono rimasti. Milano, per esempio, ha perso qualcosa tra gli italiani,, ma Pianigiani ha iniziato quello che faceva a Siena: puntare su un nucleo di base e aggiungere ogni anno qualche pezzo. Per l’Aquila, ha perso Sutton ma è tornato Pascolo. conosce l’ambiente e si troverà più a suo agio che a Milano. La Reyer? Ha piazzato i colpi quando ero ancora in società”.
