L’Unibasket Pescara comunica ufficialmente che la guardia abruzzese Ennio Leonzio farà parte del roster adriatico in vista della stagione 2018/19, nonostante le numerosissime offerte pervenute al ragazzo nel corso dell’estate. Una conferma fondamentale, quella di Leonzio, per una squadra ambiziosa che, nei prossimi giorni, comunicherà i due ulteriori innesti che definiranno la pattuglia dei sette senior previsti dal regolamento.
Seconda stagione a Pescara, dunque, per l’esterno classe 1994, alto 192 centimetri per 78 chili. Una conferma fortemente voluta da entrambe le parti: l’Unibasket potrà schierare uno dei migliori giocatori del campionato, mentre il ragazzo ha rifiutato le offerte di mezza Italia, provenienti sia dalla serie A2 che dalla B, per proseguire l’incredibile percorso di crescita che lo ha visto protagonista nell’ultima stagione.
Leonzio ha chiuso il campionato con l’Amatori siglando 14,3 punti di media in regular season e addirittura 19 ai playoff, da sommare ai 4 assist distribuiti in ogni gara. Realizzatore fortissimo senza mai essere un mangiapalloni, Leonzio nell’ultima stagione si è sacrificato anche in altri ruoli per far fronte agli infortuni che hanno coinvolto i compagni di squadra. Il suo grande impegno ha fatto apprezzare al pubblico anche la sua applicazione in difesa, che di certo non è il suo marchio di fabbrica ma è un fondamentale in cui si è parecchio impegnato, dimostrando ulteriormente la sua pasta di giocatore vero.
Nato a Chieti nel settembre 1994, Leonzio è partito giovanissimo da casa per andare a giocare nella Stella Azzurra, distinguendosi sia nelle finali nazionali giovanili che in serie B. Passato presto in serie A2, con Barcellona e Virtus Roma, è tornato a recitare un ruolo importante in serie B con la canotta di Piacenza. L’anno scorso, la chiamata dell’Amatori Pescara e il grande feeling costruito con il presidente Carlo Di Fabio e con coach Rajola hanno ulteriormente stimolato il ragazzo, che, sentendo la fiducia di tutta la piazza pescarese, si è reso protagonista di un campionato di livello eccezionale, imponendosi come una delle guardie di riferimento dell’intera serie B.
Abbiamo ascoltato il ragazzo in occasione della sua conferma: “Sono davvero felice di essere rimasto a Pescara. Non sono parole di circostanza, ho avuto tantissime offerte ma non ho avuto dubbi: proseguire il percorso che abbiamo iniziato l’anno scorso è la mia unica priorità. Il Pres, Carlo Di Fabio, si è fatto sentire già il giorno dopo la sconfitta in Gara 3 e come lui anche coach Rajola. Si sta creando un grande progetto e voglio assolutamente farne parte. Non pensavo di potermi trovare subito così bene: tornavo a giocare in Abruzzo a sette anni dall’ultima volta e mi chiedevo come avrei potuto approcciare a questo ritorno; mi sono trovato benissimo. Siamo arrivati in Coppa Italia, siamo arrivati ai playoff da protagonisti anche se siamo usciti troppo presto. Da qui ripartiamo per fare qualcosa di importante.
Ho ricominciato subito ad allenarmi, anche da solo, perché non mi è andata giù la sconfitta ai playoff. Tutta questa rabbia l’ho canalizzata nel gioco ed è stato bellissimo partecipare al torneo dei Giardini Margherita: una location stupenda, un torneo incredibile in cui ci sono giocatori da ogni parte d’Italia, dalla A2 alla Promozione. Giocare d’estate davanti a duemila persone è qualcosa di incredibile. Siamo arrivati in semifinale, è stato emozionante ed è stato incredibile pensare che in un torneo estivo c’erano spettatori come coach Pino Sacripanti e coach Antimo Martino. Adesso sto giocando un torneo anche a Ortona, mi tengo in caldo per iniziare al massimo la stagione!
Il progetto Unibasket mi intriga ed è stato bello partecipare alla conferenza stampa di apertura. Alla dirigenza e al Pres serviva allargare la base societaria e secondo me ci sono le radici giuste per costruire una grande cosa. Secondo me potremo fare benissimo e, guardando alla mia esperienza, spero che tanti giovani abruzzesi possano provare le sensazioni che ho provato io alle Finali Nazionali che ho giocato da ragazzo: solo a pensarci adesso, mi vengono i brividi! Con l’unione di queste società si può creare il trampolino di lancio giusto per i nostri giovani.
Stefano Rajola mi aggiorna sulle novità del roster e dello staff, mi sento davvero pronto per la prossima stagione”.
Incalzato sui miglioramenti continui che ha mostrato durante la stagione, Ennio ha risposto così: “la chiave è stata l’allenatore, che non mi ha mollato un attimo e insieme abbiamo lavorato tantissimo. Ho sentito tanta fiducia da parte di tutti dopo le prime tre partite, sinceramente negative. Durante l’anno ho cercato di fare un po’ di tutto: prima viene il collettivo, poi i singoli e io ho cercato di dare una mano alla squadra quando abbiamo avuto tanti infortuni. Certo, non è stato facile giocare 38 minuti di media ai playoff e ancora, se posso fare una battuta, ogni tanto punzecchio il coach su questo aspetto (risate, ndr), ma è lui che mi ha insegnato a gestire le forze e il fiato, a guidare i possessi e tante altre cose. Ho fatto tanta esperienza che sicuramente mi servirà quest’anno!”