La “guerra” tra James e Trump spinge i fan a una petizione: già raccolte 29.000 firme, nata e cresciuta dopo l’ennesimo tweet offensivo di Trump: «Lebron (lo scrive così ndr) James è stato appena intervistato dal più stupido uomo della televisione, Dom Lemon. Ha fatto apparire Lebron intelligente, che non è facile. I like Mike! (riferendosi a Mike Jordan, ndr)». Parole offensive totalmente fuori luogo e inaccettabili; non importa se in passato la stella passata ai Lakers non era stato leggero nei confronti di Trump definendolo tra l’altro «straccione», senza dimenticare che aveva preso parte direttamente alla campagna elettorale di Hillaiy Clinton durante le presidenziali. La candidatura di LeBron James a Ministro dell’Istruzione ha una spiegazione semplice: proprio nei giorni scorsi infatti King James aveva inaugurato la sua scuola di Akron, «I Promise School», destinata a quella fascia a rischio (anche se ci sono polemiche sul denaro dei contribuenti che potrebbe servire per il progetto). Una splendida iniziativa, ma non si deve dimenticare (per una conferma basta visitare università e scuole statunitensi di ogni ordine e grado) che ogni anno, da sempre, sono migliaia gli americani abbienti che donano centinaia di milioni di dollari per l’istruzione. E non per questo sono candidati automaticamente a un posto nel Cabinet. Stavolta però è diverso: si tratta dello scontro tra Trump e lo sport a stelle e strisce che non ha tregua.
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NBA – Petizione negli USA per LeBron James ministro dell'istruzione
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