Avendo dovuto le franchigie NBA, in questa estate di free agency importante sommata alla lievitazione dei budget, mettere al sicuro i giocatori ritenuti fondamentali con contratti maximum, sono rimaste poche risorse per accontentare le seconde fila del basket americano e segnatamente i restricted free agent. quelli come Marcus Smart o Clint Capela, che si sono visti recapitare qualifying offer poco interessanti. Ma quello che è peggio non si trovano in giro franchigie disposte a rilanciare! Così la disillusione e la frustrazione montano, e i vari Marcus Smart, Jusuf Nurkic, Zach LaVine, Jabari Parker, Clint Capela e Rodney Hood si vedranno costretti ad accettare le offerte della propria squadra. Il rischio è di passare un anno con un piccolo salario (4,7 milioni per Clint Capela) e ritrovarsi unrestricted free agent nell’estate 2019 sia per il giocatore che per la squadra.
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MERCATO NBA – I dolori e le delusioni dei restricted free agent
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