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Lega A – Virtus Bologna, Baldi Rossi “Andato via a diciotto anni avrei firmato col sangue per tornare”

Lega A - Virtus Bologna, Baldi Rossi "Andato via a diciotto anni avrei firmato col sangue per tornare"

Finalmente, dopo due stagioni cominciate in terapia, Baldi Rossi ha potuto svolgere una estate non tormentata dagli infortuni. Della “sua” Virtus Bologna, da cui era andato via a a18 anni “Avrei firmato col sangue per tornare”, di sè e della nuova stagione ne parla nell’intervista a Luca Muleo di Stadio.

Lavoro. Dopo le ultime due estati passate a macinare dentro l’Isoldnetic, curando due brutti infortuni, ho avuto la possibilità di dedicare a me stesso un lavoro fisico intenso. Sicuramente è un’estate, questa, che mi fa molto bene. Lavorare sulle proprie mancanze è importante, col doppio impegno che ci aspetta e il livello fisico della Serie A in crescita. Seguendo i programmi del preparatore Voltolini cerco di farmi trovare nella migliore condizione possibile.

Nuovi compagni. Qvale è un professionista pazzesco. Tutti lo sono, però si vede che lui mentalmente ha qualcosa in più, il suo linguaggio del corpo ci trasmette l’etica del lavoro. Kravic è un super atleta e sa leggere il gioco. M’Baye è ricco di talento, magari deve ancora uscire fuori perché i carichi sono altissimi, vedendolo da lunedì a venerdì garantisco che lo farà.

Ruolo. Invecchiando, ho qualche minuto più da 5, all’inizio facevo fatica a digerire il ruolo, ora mi rendo conto che dà più chance offensive. Posso soffrire i centri pesanti, allo stesso tempo però metterli io in difficoltà. O riaprire per gli esterni e liberare spazio in area. Sacripanti sta mettendo molta attenzione sia sulla transizione che sulle chiamate a metà campo, se la palla va dentro e non si finalizza ci sono diverse soluzioni a fisarmonica, per favorire i nostri grandi tiratori e interpreti di uno contro uno. [idea è comunque di passare sempre vicino a canestro.

Jesolo, Trento, ricordi in arrivo. Bellissimi, accanto all’amarezza per la sfortuna. Venivo con loro dalla Legadue, sentivo molte responsabilità, essermi fatto male due volte prima dei playoff, è stato difficile da digerire. Ora sono tornati giocatori che conoscevo come Pascolo e Marble, un roster importante, che stavolta punterà meno sull’atletismo.

Playoff. Chi c’era l’anno scorso parte con questo rimorso. Ne parliamo spesso con Pietro dell’opportunità sprecata, ancora non ci è andata giù. Abbiamo cinquemila persone che tutte le volte ci festeggiano fuori dal palazzo con qualunque risultato. Ci sbatteremo per loro e per i nostri obiettivi, essere in Coppa Italia e nelle prime otto, oltre che superare il turno in Champions, vedremo in quale posizione.

 

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