Tanta, tantissima la tensione in campo per gara 5 al Forum tra Olimpia Milano e Aquila Trento. La decisione di fischiare fallo a pochissimi secondi dalla fine a Shavon Shields non fa in tempo ad essere metabolizzata che Goudelock stoppa il tentativo di Sutton di guadagnare il supplementare.
Shields è contrariato, in lacrime nel suo posto in panchina: il fischio è dubbio ma ci poteva stare. Andrea Cinciarini diviso tra la gioia per la vittoria (anche lui ha chiuso la gara in panchina con il quinto fallo fischiatogli una manciata di secondi prima) e l’intervista di Raisport trova il tempo di onorare l’avversario, prima con il gesto poi ai microfoni: «L’ho abbracciato perché stava piangendo. Sta giocando una serie pazzesca, è un fenomeno vero».
Su Goudelock. Ha fatto un gesto pazzesco. Un passo indietro per contenere la penetrazione e poi ci ha provato. La difesa non è proprio la sua caratteristica migliore ma con una stoppata ci ha fatto vincere gara-5. Ha dimostrato quanto ci tenga a questo scudetto, ha dimostrato chi è Andrew Goudelock.
Trento e i blackout. Quelli purtroppo li abbiamo e ci ammazzano. Trento non ce li perdona mai, anche perché loro non sono solo mani addosso, ma una squadra che gioca una buona pallacanestro e per questo ho fatto i complimenti a Buscaglia e a tutti gli avversari. Certo, nel terzo periodo mi sono caricato la squadra sulle spalle: un paio di canestri, qualche contropiede ben eseguito e ho preso fiducia. Il mio gioco è fatto di difesa, rimbalzi, assist ma se c’è da prendermi un tiro non mi tiro indietro.
“E’ stata una grandissima partita, vogliamo centrare l’obiettivo ma dobbiamo eliminare quei blackout che ogni tanto ci frenano”
Cinciarini @cincia20, capitano della @OlimpiaMI1936, al microfono di @lacicchine #LBAFinals | #EurosportBASKET | https://t.co/yeuDfSfQxW pic.twitter.com/9NmSEiUy6e
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) 13 giugno 2018