La prossima settimana l’Olimpia tornerà al lavoro per un’altra stagione che si annuncia al tempo stesso ambiziosa e massacrante. L’A|X Armani Exchange, terzo marchio dell’era Armani dopo AJ e EA7, difende la Supercoppa e il campionato, tenterà per la prima volta dal 1987 di ripetersi in campionato e di fare un salto in avanti in EuroLeague. Riparte con sette giocatori confermati (tra cui il 78.1% dei punti segnati dalla squadra nei playoff e il 74.9% dei rimbalzi catturati) e il ritorno di Simone Fontecchio cui si aggiungeranno cinque giocatori nuovi. Ma la prima garanzia in vista della nuova stagione è lo staff tecnico.
Simone Pianigiani è al secondo anno a Milano: nel primo ha vinto due trofei (e per lui siamo a quota 20 in carriera), scelto giocatori utili per proseguire il processo di crescita e avviato un metodo di lavoro di gruppo che nel corso della sua storia di allenatore ha sempre funzionato. Lo scorso anno l’Olimpia ha giocato 76 partite ufficiali e probabilmente la migliore – o una delle migliori – è stata l’ultima, giocata il 15 giugno, a Trento (il record di società per la cronaca appartiene alla stagione 2013/14 con 77 gare ufficiali), quella dello scudetto. E’ stato possibile grazie ad un lavoro di staff mirato che ha portato la squadra atleticamente e tecnicamente a dare il meglio alla distanza. Lo staff tecnico sarà lo stesso della passata stagione. Massimo Cancellieri e Mario Fioretti hanno vinto tutti i sette trofei dell’era Armani, lo stesso ha fatto il preparatore atletico Giustino Danesi, altro uomo da 16 trofei vinti in carriera. Marco Esposito e Stefano Bizzozero completano il “gruppo” con il preparatore Luca Agnello.
L’Olimpia entra nella nuova stagione con un bilancio di 118-32 in regular season nelle ultime cinque stagioni italiane. Vale il 78.6% di vittorie. Nello stesso arco di tempo, solo Venezia (94-56) è oltre il 60% in Italia. Nelle ultime tre stagioni, Milano ha vinto il 66.7% dei trofei assegnati in Italia. Nessun’altra squadra ne ha vinti due. Reggio Emilia, Venezia e Torino hanno una vittoria per parte. I numeri confermano il ruolo di leader dell’Olimpia in Italia. In EuroLeague le ultime quattro stagioni sono state ovviamente più difficili. Ma l’Olimpia ha vinto un terzo delle gare esterne nella stagione scorsa, cominciata con tre rookies in quintetto e conclusa in crescendo. I debuttanti quest’anno saranno due, Amedeo Della Valle e il comunque esperto Christian Burns. Altri tre acquisti portano in dote 188 partite di EuroLeague di esperienza. Non un’enormità ma un numero sufficiente per scongiurare da parte loro problemi di adattamento.
La statura media dei 13 giocatori del roster è di 1.98. L’età media è 28.4 anni con quattro giocatori oltre i 30 anni ma nessun baby: Simone Fontecchio è il più giovane con 23 anni non ancora compiuti. La media di presenze in campionato è di 94.5 gare/carriera per giocatore con James e Nedovic che sono gli unici debuttanti. In EuroLeague, la media scende a 62.1 presenze con Micov veterano e due esordienti, Della Valle e Burns. Andrea Cinciarini, al quarto anno a Milano, è Capitano per la terza stagione consecutiva.