Dopo tre sconfitte consecutive – di cui due fuori casa – è tempo di reagire per la Red October Cantù, impegnata a Trieste nel weekend per il “lunch match” dell’ottava giornata di campionato. Biancoblù in campo contro la neopromossa Alma domenica alle ore 12:00 all’Allianz Dome di via Flavia, impianto con quasi 7000 posti a sedere inaugurato nel 1999 e formalmente intitolato nel 2011 all’atleta triestino Cesare Rubini, scomparso nello stesso anno.
QUI TRIESTE
I padroni di casa, allenati da coach Eugenio Dalmasson (sulla panchina dei giuliani per la nona stagione consecutiva), si presentano al match con sei punti in classifica, frutto di tre vittorie in tre giornate dispari contro Brescia, Pistoia e Trento, rispettivamente alla terza, alla quinta ed alla settima giornata di LBA. Eccetto lo sfortunato esordio stagionale contro la Virtus Bologna, unico ko casalingo, l’Alma è riuscita a conquistare tutti i suoi punti all’interno delle mura amiche, rispondendo alla grande – anche grazie all’aiuto del calorosissimo pubblico triestino – alle due sconfitte consecutive in avvio di campionato. Un avvio sicuramente condizionato altresì da una miriade di infortuni che hanno colpito il roster biancorosso, lasciando ai box per le prime due giornate Chris Wright e Hrvoje Peric, due colonne portanti della squadra nonché due tra i giocatori di maggiore esperienza dell’organico a disposizione di coach Dalmasson. A questi si sono aggiunti poi numerosi stop che hanno più volte costretto l’Alma a scendere in campo con delle rotazioni cortissime, nonostante l’inserimento dell’ala lettone Ojars Silins a stagione in corso.
I giuliani, alla seconda consecutiva in casa, si apprestano a sfidare la Red October con il morale alle stelle dopo la splendida vittoria nel derby contro i vice campioni d’Italia in carica dell’Aquila Basket Trento, battuti 85 a 74 nel turno precedente. Successo figlio di una notevole performance corale che ha visto ben cinque biancorossi chiudere in doppia cifra, al termine di una partita molto avvincente, riacciuffata dall’Alma dopo essere stata sotto di otto lunghezze al 10’ con un break decisivo tra il secondo ed il terzo quarto.
QUI CANTÙ
Brianzoli chiamati invece ad una reazione importante dopo la sconfitta interna di lunedì sera contro la VL Pesaro, terza consecutiva per la formazione di coach Evgeny Pashutin dopo un ottimo avvio di campionato. Ma, nonostante il recente ko contro la Vuelle (87-90), i biancoblù si preparano alla trasferta triestina forti dell’entusiasmo degli oltre 4000 spettatori di Desio che lunedì scorso hanno incessantemente supportato giocatori, staff e società per tutto il corso della serata. Una grandissima dimostrazione di affetto che ha caricato l’ambiente, spronando capitan Ike Udanoh e compagni a lottare per la maglia e per la gloriosa storia del club. Supporto che i tifosi canturini non faranno mancare alla squadra anche in occasione della trasferta in quel di Trieste, dove – nonostante i chilometri di distanza – sono attesi circa un centinaio di “Eagles”.
Per la difficile partita dell’Allianz Dome, la Red October sarà costretta a fare a meno del talento di Tony Mitchell, tornato negli USA lo scorso martedì mattina a causa di un lutto famigliare. Il ritorno in Italia dell’ala è previsto per la prossima settimana, tornando così a disposizione di coach Pashutin per il derby contro l’Olimpia Milano in programma il 9 dicembre dopo la sosta per le nazionali. Per il match con l’Alma, biancoblù ancora privi di Salvatore Parrillo che, come Mitchell, tornerà a disposizione per Cantù-Milano. Con Mitchell e Parrillo fuori, quest’ultimo fermo da circa un mese per via di una brutta distorsione alla caviglia sinistra, coach Pashutin potrebbe decidere di dare tanto spazio ad Andrea La Torre, finora in campo soltanto un minuto e mezzo contro la Virtus Bologna. Grazie alla sua grande duttilità la guardia-ala classe 1997 potrebbe essere una carta importante per il tecnico russo che, oltre all’ultimo arrivato in casa Red October, potrà contare anche sull’esperienza di Jonathan Tavernari. Il 31enne italo brasiliano, che ha avuto minuti importanti ad inizio stagione (oltre 20’ di media nelle prime quattro giornate), potrebbe tornare titolare per sostituire Mitchell nello spot di ala, cosa che aveva già fatto nel corso della pre season.
ALMA TRIESTE, IL QUINTETTO
Starting five biancorosso con l’italo argentino Juan Fernandez in cabina di regia, alla prima vera stagione in Serie A dopo qualche apparizione con la Dinamo Sassari nell’annata sportiva 2013-2014 (9 partite a 6’ di media). Per il “Lobito”, dopo quattro stagioni nel secondo campionato nazionale, si tratta di una grande chance, che il nativo di Rio Tercero ha meritato dopo due promozioni conquistate con Brescia prima, nel 2016, e con Trieste poi, nel 2018. In possesso della cittadinanza italiana, Fernandez si è formato negli USA, frequentando la Temple University nella Pennsylvania. A referto nel derby contro l’Aquila con una doppia doppia da 10 punti e 10 assist, in questo avvio di campionato l’oriundo classe 1990 è partito in quintetto sei volte su sette, giocando quasi 23’ a partita. Numeri ai quali Fernandez aggiunge anche 9 punti e 4.1 assist di media, tirando con il 40% dall’arco. Sugli esterni, invece, Trieste può contare sulla coppia Daniele Cavaliero-Arturs Strautins, un bel mix di esperienza e gioventù. Il primo, che con Cantù giocherà la partita numero 545 in Serie A, sta viaggiando a 10.4 punti e 2.3 assist di media, tirando anche lui con un ottimo 40% dall’arco. Dopo la super performance nel derby con 19 punti (5/9 da tre) e 4 assist, il veterano classe 1984 è stato nominato miglior giocatore italiano dell’ultimo turno di LBA, dove Cavaliero può vantare sul proprio curriculum 3327 punti e 910 assist in 19 stagioni disputate. L’ala titolare è il già citato Strautins, lettone classe 1998 con un grande potenziale. Cresciuto cestisticamente nella Pallacanestro Reggiana, la scorsa stagione Strautins ha iniziato a Capo d’Orlando, salvo poi passare in prestito a Orzinuovi. Con la società bresciana disputa 22 partite in A2, mettendosi in luce con 11.1 punti e 7.3 rimbalzi di media. Poi la chiamata dell’Alma, con cui il 20enne sigla un accordo triennale in estate, sintomo della grande fiducia che la società alabardata ripone nel giocatore nativo di Jurmala, città balneare situata sul golfo di Riga che si affaccia sul Mar Baltico. Atleta di una notevole stazza con i suoi 198 centimetri e 100 chili, Strautins si sta facendo valere anche nel massimo campionato italiano, dove in sette partite ha fatto registrare 13.3 punti e 5.6 rimbalzi di media, confermando di essere un tiratore molto affidabile con un abbondante 42% dall’arco. A completare lo starting five ci sono Hrvoje Peric – all’ottava stagione in Serie A – e l’esordiente William Mosley, arrivato ai piani superiori dopo sei anni in A2 tra Bologna (sponda “Effe”), Ferentino, Recanati, Latina ed un ottimo biennio in quel di Legnano. Il 29enne centro della Louisiana, autore di 8.4 punti di media a cui vanno aggiunti anche 6.7 rimbalzi, ha come dote principale l’atletismo. Giocatore molto dinamico e agile in area, Mosley è sia un ottimo difensore che un grande rimbalzista offensivo, come d’altronde dimostrano le sue cifre in LBA: 1.7 stoppate di media (secondo solo a Hamady N’Diaye di Avellino) e 3 rimbalzi offensivi a partita (settimo). Quanto a Peric, ala forte di grande esperienza, il 33enne croato sta facendo registrare quasi 14 punti a partita, catturando oltre 6 rimbalzi, a cui somma anche 3.4 assist di media. Il veterano, campione d’Italia nel 2017 con la Reyer Venezia, ha finora realizzato 2725 punti in Serie A (11.8 in appena 24’ di media). Una certezza.
ALMA TRIESTE, LA PANCHINA
Panchina che vede – probabilmente anche a causa di una forma fisica precaria – la presenza di Chris Wright, playmaker di indubbie qualità tecniche ma spesso incline agli infortuni. Giocatore dalla storia incredibile (l’ex Dallas Mavericks è affetto da sclerosi multipla), Wright ha saltato le prime due partite a causa di un problema ad una caviglia, giocando soltanto 3’ nell’ultimo turno e svolgendo allenamenti differenziati nel corso della settimana che precede al match con la Red October. In avvio di stagione non ha comunque deluso con 4.6 assist di media in 21’ a partita, nei quali spiccano anche 9.8 punti con un eccellente 50% dall’arco. Inizio di campionato abbastanza simile anche per Jamarr Sanders, guardia-ala americana già vista in Serie A con i colori bianconeri dell’Aquila Basket, tornata nel massimo campionato italiano dopo aver disputato un’incredibile stagione in A2 con Casale Monferrato. Il 30enne nativo di Chicago, Illinois, ha avuto nelle scorse settimane qualche acciacco fisico, saltando la quinta e la sesta giornata di LBA. Tornato a disposizione per il derby dell’ultimo turno proprio contro la sua ex squadra, con Trento l’esterno ha assaggiato nuovamente il campo, giocando tuttavia soltanto 18’, nei quali ha comunque segnato 8 punti con due triple importanti. Dopo cinque gare disputate viaggia in stagione con 9.2 punti, 4.8 rimbalzi e 2.4 assist di media. Per sopperire ai numerosi acciacchi di inizio stagione, la società alabardata ha scelto di pescare il “jolly” Ojars Silins: ala 25enne molto nota in Italia per i suoi trascorsi con Reggio Emilia e Trento, con cui ha conquistato in totale ben tre finali scudetto, senza tuttavia riuscire a vincere il primo tricolore della sua carriera. Superate da poco le 200 presenze in Serie A, Silins ha all’attivo 1202 punti nel campionato italiano. Partito una sola volta in quintetto in cinque partite, il nativo di Riga sta realizzando 6 punti di media in 19’, tirando con oltre il 38% dall’arco, caratteristica che non gli è mai mancata nel proprio bagaglio personale. Nonostante le percentuali non altissime, il lettone è sicuramente da considerare uno specialista, anche perché molto spesso preferisce più il tiro da fuori che la penetrazione in area. Chiudono le rotazioni i due classe 1989 Matteo Da Ros e Justin Knox. Il primo, ala milanese alla terza stagione a Trieste, è rientrato dopo un lungo stop proprio lo scorso weekend, facendo il suo esordio stagionale con Trento (9’). Il secondo, invece, è un pivot con grandi doti atletiche che permette dunque all’Alma di mantenere lo stesso assetto anche con Mosley in panchina. Nato nell’Alabama, Knox è stato il top scorer del derby con 20 punti a referto in soli 18’, a cui vanno aggiunti anche 7 rimbalzi. Lo scorso anno a Capo d’Orlando con coach Nicola Brienza, il centro americano è il miglior realizzatore del campionato sui 40 minuti: con 14.5 punti di media in soli 17’, Knox – in proporzione – sarebbe in testa alla classifica dei marcatori con oltre 33 punti di media. Un numero incredibile, che dimostra quanto il suo impatto sia fondamentale per l’Alma di coach Dalmasson. A completare il roster ma probabilmente fuori dalle rotazioni per il “lunch match” di domenica, seppur per motivi diversi, ci sono Devondrick Walker (out per infortunio) e Alessandro Cittadini, 40 anni il prossimo 2 gennaio, che non mette piede in campo da tre partite consecutive.
INFO GENERALI
La partita tra Red October Cantù e Alma Trieste, valida per l’ottava giornata di LBA, sarà arbitrata dai signori Carmelo Lo Guzzo, Christian Borgo e Gianluca Calbucci. La partita sarà trasmessa da Eurosport Player, diretta su “Radio Cantù” 89.600 FM o streaming su radiocantu.com.
La partita si terrà alle ore 12:00 di domenica 25 novembre al “PalaRubini” di Trieste, sito in via Flavia 3. L’impianto è intitolato a Cesare Rubini: un simbolo per tutta Italia e non solo. Rubini ha scritto pagine indelebili nella storia di due discipline differenti, un vero eroe sportivo nel periodo postbellico. Nel dopoguerra, infatti, Rubini si distinse sia nel basket che nella pallanuoto, vincendo da giocatore sei campionati in ciascuna delle due discipline e partecipando, per quest’ultima, a due Europei e due Olimpiadi. Con la Nazionale italiana di pallanuoto disputò 82 partite (42 da capitano), conquistando una medaglia d’oro all’Olimpiade di Londra 1948 ed una di bronzo a Helsinki 1952. Sul parquet, invece, l’atleta triestino fu una leggenda con i colori dell’Olimpia Milano, vincendo in totale 19 trofei, di cui 13 da allenatore (spiccano 9 scudetti e una Coppa Campioni). Inoltre, a rimarcare l’incredibile carriera cestistica di Rubini ci sono le numerose nomine nella Hall of Fame (Naismith, FIBA e Italia), che si aggiungono alla Swimming Hall of Fame, rendendo così Rubini l’unico atleta europeo ad essere nella Hall of Fame di ben due sport diversi.