Per Maurizio Tassone, quella di ieri contro la Grissin Bon Reggio Emilia, è stata una serata magica. Una serata che difficilmente la guardia della Red October Cantù dimenticherà tanto facilmente, destinata a restare gelosamente nello scrigno dei suoi ricordi con immensa soddisfazione. Perché la grande chance che coach Evgeny Pashutin gli ha dato, il giocatore torinese se l’è guadagnata con il sudore ed i (tanti) sacrifici.
Dalla Serie C con la maglia del CUS Torino, passando per la B con l’Edimes Pavia e Moncalieri, alla Serie A con la prestigiosa maglia di Cantù. Tassone era arrivato lo scorso anno nel massimo campionato italiano in punta di piedi, dalle Minors, debuttando in LBA e coronando il sogno di una vita. Nella stagione 2017-2018 soltanto 23’ totali ma Tassone non si è mai demoralizzato, capendo perfettamente il suo ruolo all’interno della squadra e pazientando in attesa del momento giusto.
Momento che per Tassone è arrivato ora più che mai in questa stagione, con un grande allenatore come Pashutin che ha creduto in lui. Una fiducia che vale doppio se si considera la scintillante bacheca personale del tecnico russo che può vantare – tra i tanti titoli vinti – due trionfi in EuroLega, come vice di Ettore Messina, e due EuroCup con Unics Kazan e Lokomotiv Kuban.
Fiducia quantificabile nei numeri: quasi dieci minuti all’esordio contro la corazzata Scandone Avellino e 9’ di media in questo avvio di campionato, dove Tassone ha fatto registrare 2.7 punti, 1.7 rimbalzi e 1.0 di media in tre partite disputate. Ma il numero più eclatante non può che essere quello dei minuti giocati ieri sera in quel di Desio, dove Tassone non solo è partito in quintetto per la prima volta in carriera in Serie A ma è riuscito a battere anche il proprio record personale di punti (8) e di minuti sul parquet (15’). Numeri che certificano la crescita di un ragazzo che ha dato tanto per meritarsi questo momento e che ha saputo dimostrare contro Reggio Emilia di poter giocare molto bene a questi livelli.