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Diventato un leader di pensiero e la voce più potente della NBA sulle questioni sociali, LeBron James ha assunto questo ruolo sia per desiderio che per necessità. Lo ha raccontato nello spettacolo “The Shop”.
“Sto cercando soddisfazione per tutti, non solo per me. Sono stato cresciuto da Snoop Dogg, Tupac, Jay-Z, Biggie e ora ho l’opportunità di esercitare un’influenza su tutti quei bambini che mi osservano. E non dovrei dire “merda” quando molti miei coetanei dicono “merda”? Non mi sentirò bene. “
In questo senso, LeBron James potrebbe citare il suo amico Jay-Z, che aveva rappato: ““I do this for my culture” (Lo faccio per la mia cultura). L’ala dei Lakers si fa carico delle conseguenze mediatiche e politiche perché crede di essere nel giusto.
“Fondamentalmente, quando ho deciso di parlare e di infischiarmene delle reazioni e di quanto avrebbero potuto influenzarmi o meno, il mio spirito era diretto verso gli altri. La mia popolarità è diminuita. Ma, alla fine, la mia verità per così tanti bambini e persone si è dimostrata più importante del mio caso personale. “
Quest’estate, LeBron James ha fortemente criticato Donald Trump, accusandolo di usare lo sport per dividere la gente, e ha reso omaggio a coloro che hanno aperto la strada.
“Non importa quanto tu sia importante per il tuo successo o per quello che fai nella vita, essere afroamericani in America è difficile, e ci sarà sempre qualcuno da ricordare. […] Quando guardi ai più grandi leader del nostro tempo, Mohammed Ali e Martin Luther King, osservi che nonostante tutte le difficoltà che hanno attraversato, non hanno mai mollato. L’hanno usato come una forma di motivazione per essere più potenti, ed è per questo che siamo qui oggi. “
