Usato sicuro per i biancorossi che ritornano anche in Europa. Moore ed Archie le certezze. Avramovic e Scrubb sul trampolino di lancio. Si punterà sulla difesa e l’organizzazione per riacciuffare i pl
E’ stata la sorpresa della scorsa stagione con un girone di ritorno da primatista (solo tre sconfitte): Varese non poteva che riprendere da Attilio Caja. Il coach pavese ha ritrovato risultati e quello smalto perduto soprattutto agli occhi di una certa critica che lo aveva già confinato in soffitta. La società lo ha confermato sin dallo scorso febbraio estendendo l’accordo al giugno 2020 ed aprendosi contestualmente anche al ritorno in Europa. Varese sarà ai nastri di partenza della Fiba Europe Cup ed è già stata ammessa alla regular season. L’altra italiana iscritta, Sassari, potrà raggiungerla superando il preliminare contro il Benfica.
I lombardi sono tra le formazioni che hanno confermato di più: cinque elementi nella rotazione dei 10, solo Venezia, Milano hanno fatto meglio. La continuità ha riguardato ovviamente la pattuglia italiana dove sono arrivate le conferme del play Matteo Tambone (in evidenza nella preseason), quelle delle ali Natali e Ferrero e dei complementi Verri e Bertoglio. Varese è riuscita a trattenere due dei tre pezzi pregiati. Il play guardia Aleksa Avramovic è stata una delle rivelazioni della scorsa stagione, uno dei migliori sesti uomini della Lega: ha chiuso con 12,6 punti in 22,6 minuti d’impiego medio, cifre e rendimento gli sono valsi il rientro nel giro della nazionale serba. Accanto a lui, bloccato anche il centro Tyler Cain terzo rimbalzista del campionato e garanzia di affidabilità. E’ mancato l’accordo con il miglior giocatore dei biancorossi della passata stagione votato come terzo cestista del campionato con 15,1 punti e 7,5 rimbalzi di media: Stan Okoye sarà in Spagna al Saragozza. Con Avramovic promosso in quintetto da guardia titolare, Caja ha puntato dritto su uno degli ultimi playmaker puri rimasti in circolazione. Uno dei fidi scudieri di Vincenzo Esposito, prima a Caserta e poi a Pistoia: Ronald Moore, garantisce affidabilità, regia ed esperienza nel campionato italiano. Il primo arrivo in ordine cronologico è stato quello di Dominique Archie. L’ala forte americana ritorna in Italia dopo l’esperienza vissuta a Capo d’Orlando. E’ uno di quei giocatori esperti che abbinano qualità individuali alla propensione per il gioco di squadra. Senso del rimbalzo e doppia dimensione ne fanno un altro elemento che difficilmente potrà tradire le attese. A chiudere lo starting five è arrivato da Avellino, il canadese di passaporto britannico Thomas Scrubb. Così come per Avramovic si tratta di una promozione dopo una stagione da protagonista in uscita dalla panca.
Due i volti nuovi arrivati per rimpolpare le secondo linee. L’avellinese Antonio Iannuzzi ha ceduto al corteggiamento serrato dello stesso Caja: sarà lui il primo cambio dei lunghi. Da Pesaro è arrivato la combo-guard argentina con passaporto italiano (ma non di formazione) Pablo Bertone tra gli artefici della salvezza dei marchigiani e protagonista con la canotta della nazionale italiana nelle qualificazione per il mondiale 3 contro 3. Il mercato, inizialmente avviato da Claudio Coldebella, è stato proseguito dal nuovo general manager Andrea Conti, subentrato in corsa dopo l’addio dello stesso Coldebella attratto dall’importante offerta dell’Unics Kazan. L’ex cestista e manager di Cremona ritorna a Varese dopo le diverse parentesi da atleta: ha firmato un contratto di due anni con opzione per il terzo.
Openjobmetis Varese (in maiuscolo i nuovi acquisti): format 6+6, 4 su 8 “visti” per giocatori extra UE, 12 tesseramenti sui 18 possibili. Quintetto: MOORE (Usa), Avramovic (Srb), SCRUBB (Gbr), ARCHIE (Usa), Cain (Usa). Panchina: Tambone, BERTONE (Arg-Ita), Natali, Ferrero, IANNUZZI, Verri, Bertoglio. Coach: Caja.