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La nuova serie A – 02: Pesaro, gioventù americana di talento per un’altra impresa

La nuova serie A – 02: Pesaro, gioventù americana di talento per un’altra impresa

Se c’è una formazione che negli ultimi anni ha beneficiato dell’unica retrocessione dalla serie A alla A2, tanto da massimizzare il risultato con il minimo sforzo, questa è senza dubbio la Vuelle Pesaro. Nelle ultime 6 stagioni la Victoria Libertas è arrivata cinque volte penultima e solo una volta dodicesima (nel 2015-16), ma anche in quel caso con appena due punti di vantaggio sulla sedicesima retrocessa. Puntuale, come nella stagione precedente, la vittoria salvifica e miracolosa nel rush finale al cospetto dell’Olimpia Milano con cui la società marchigiana ha intrapreso un rapporto di collaborazione anche in sede di mercato. Il budget resta il più basso della lega e l’obiettivo è sempre lo stesso: evitare l’ultimo posto.

Come al solito completamente rinnovato il parco stranieri. Via Moore (Hapoel Tel-Aviv), Clarke (Trapani), Bertone (Varese), Braun (Hapoel Beer Sheva in Israele), Omogbo (Pasvalis in Lituania), Mika (Brescia). Tra gli italiani, via Ceron (a Brescia), sono rimasti solo il play-guardia Diego Monaldi ed il lungo Andrea Ancelotti. Tutti da scoprire i cinque stranieri. Già dalla passata stagione il presidente Ario Costa ed il direttore sportivo Cioppi hanno azzerato il numero delle scommesse fresche di college americano. Il quintetto sarà guidato in cabina di regia da Dominic Artis che ha iniziato la sua carriera da “pro” lo scorso anno in Polonia al Czarmi per poi approdare ai bosniaci dell’Igokea. E’ una combo guard dotata di fisicità ed atletismo. Al loro secondo anno da professionisti anche i due esterni, entrambi figli d’arte. La guardia tiratrice è James Blackmon jr. ed arriva dalla G-League (Delaware 87ers e Wisconsin Herd) dove ha messo in mostra le proprie qualità di arresto e tiro da oltre l’arco. L’ala piccola, Lamond Murray jr., stella nel proprio college (Pepperdine), ha assaggiato il palcoscenico europeo in Grecia con il Trikalla, salvo poi ritornare in patria ai Maine Red Clawns in G-League. E’ un realizzatore sia spalle a canestro che dall’arco: è atteso al definitivo salto di qualità.

Il punto di forza del quintetto è Erik McCree. L’appoggio di Milano per l’arrivo dell’ala forte americana è stato determinante. La scorsa stagione l’esordio in Nba con la canotta degli Utah Jazz (4 gare) prima del passaggio in G-League (19 punti con il 40% da 3 e 5 rimbalzi con i Salt Lake City Stars). Duro a rimbalzo, ha doppia dimensione offensiva e mano educata. Il più esperto, si fa per dire, è il ventiseienne centro lituano Egidijus Mockevicius. Per lui una presenza in Nba con i Brooklin Nets. Lo scorso anno ha trascorso la stagione in patria con il Lietuvos Rytas giocando anche in Eurocup una volta ristabilito da un infortunio ad una spalla. Attesa la capacità di pescare sempre giovani americani di qualità e prospettiva, in grado di utilizzare il palcoscenico marchigiano come proprio trampolino di lancio, resta la grande incognita del campo e della chimica. La scarsa consistenza della panchina invece sembra una certezza. Ci sarà da soffrire fino all’ultimo.

Victoria Libertas Pesaro (in maiuscolo i nuovi arrivi): format 5+5, 4 su 7 “visti” per giocatori extra UE, 9 tesseramenti sui 18 possibili. Quintetto: ARTIS (Usa), BLACKMON (Usa), MURRAY (Usa), McCREE (Usa), MOCKEVICIUS (Lit). Panchina: Monaldi, CONTI, ZANOTTI, Morgillo, Ancelotti. Coach: Galli.

Fonte: http://feeds.pianetabasket.com/rss/


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