«Nello sport le Olimpiadi sono tutto. Si ha un bel dire di Europei, Mondiali o altre rassegne. Alla fine, quello che conta davvero per uno sportivo è andare ai Giochi. Io quando incontro i miei commissari tecnici mi presento sempre con una valigetta 24 ore con lo stemma dei cinque cerchi. Ne ho regalata una a Simone Pianigiani quando era sulla panchina azzurra, ne ho data una a Meo Sacchetti. Per me è un gesto d’affetto ma anche un modo per ricordare quale deve essere il traguardo del basket italiano. Io alle Olimpiadi ci voglio tornare. Metto pressione addosso agli allenatori? Un presidente deve farlo». Quella indicata da Petrucci dal palco della presentazione del campionato a Brescia (e accolta con sorrisi e cenni d’assenso) è quindi la missione. Per arrivare a una Nazionale sempre più competitiva, però, bisogna tornare a lavorare forte sui settori giovanili. Da quest’anno si tenta qualcosa di nuovo. Un progetto coltivato dal presidente della Lega Basket Egidio Bianchi e che – singolare per quello che vuole essere il fiore all’occhiello della programmazione italiana -ha un nome inglese : Next Generation Cup. In sostanza, le formazioni Under 18 delle sedici società che animano la massima serie si affronteranno divise in quattro gironi, per poi dare vita a una fase conclusiva in coincidenza con le Final Eight di Coppa Italia per le prime squadre, a Firenze nel febbraio del prossimo anno. Ancora Petrucci: «È un progetto che dovrebbe aiutare la crescita dei giovani più promettenti. Abbiamo individuato nell’Under 18 la categoria più adatta per questo risultato, d’accordo anche con il responsabile del settore squadre nazionali Bogdan Tanjevic»
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Gianni Petrucci frusta la Nazionale: «Adesso voglio le Olimpiadi»
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