TORINO – Bagna l’esordio davanti al proprio pubblico in campionato con un successo Torino. Dopo aver messo paura alla Reyer Venezia cedendo solo al supplementare nel turno inaugurale, la Fiat supera la neopromossa Alma Trieste per 86-74 al PalaVela (4819 i presenti)nell’anticipo della seconda giornata. Come già mercoledì in 7Days Eurocup contro il Mornar Bar, a guidare la formazione piemontese in panchina gli assistenti Paolo Galbiati e Stefano Comazzi dopo che Larry Brown è rientrato negli Stati Uniti per motivi di salute (perfettamente riuscito il piccolo intervento per il coach, secondo quanto comunicato dalla società).
TRIESTE REGGE, POETA E WILSON FIRMANO LO STRAPPO DECISIVO – Un successo arrivato dopo tre quarti giocati alla pari contro la squadra di Dalmasson, priva di Knox, Peric, Janelidze e con l’ex Chris Wright in panchina e mai utilizzato. I padroni di casa sono riusciti solo a tratti ad imporre il proprio ritmo, imbrigliati dalla difesa a zona schierata da Trieste: nonostante i continui strappi, l’Alma è sempre riuscita a riavvicinarsi, spinta dalle triple di Cavaliero e Strautins e dalle schiacciate di Mosley. Nell’ultimo periodo, però, l’accelerazione decisiva per i gialloblù è arrivata con Poeta e Wilson, che hanno fatto volare a +14 la formazione locale: ormai stremata, Trieste non ha più avuto le forze per ricucire lo strappo. Per Torino, che mercoledì giocherà in EuroCup a Kazan contro l’Unics, ottima prova di Carr (20 punti con 5/9 da 3 punti) e di Wilson (14) e Taylor (13), per l’Alma i già citati Cavaliero (19), Strautins (18) e Mosley (10).
TORINO – TRIESTE 86-74
(24-22, 46-37, 61-61)
Fiat Torino: Wilson 14, Rudd 12, Anumba, Carr 20, Guaiana ne, Poeta 7, Delfino 8, Cusin 2, McAdoo 5, Taylor 13, Marrone ne, Cotton 5. All. Galbiati.
Alma Trieste: Coronica 3, Walker 3, Fernandez 8, Milic ne, Schina, Wright ne, Strautins 18, Deangeli ne, Cavaliero 19, Sanders 11, Mosley 10, Cittadini 2. All. Dalmasson.
ARBITRI: Sahin, Weidmann, Boninsegna
NOTE: Tiri liberi: Torino 20/27, Trieste 5/6. Usciti per cinque falli: Mosley.