ROMA – E’ l’Olimpia Milano a firmare l’unica, pesante, affermazione esterna del quinto turno di campionato, sotto canestro, per il resto invece all’insegna del fattore campo, con cinque affermazioni delle squadre di casa. Nell’atteso posticipo serale l’AX Armani Exchange passa per 93-71 sul campo della Fiat Torino e prosegue la corsa di testa a punteggio pieno a braccetto con Venezia. Cala infatti il pokerissimo vincente anche la Reyer, non lasciando scampo a Bologna, mentre a quota 8 in classifica si porta Cremona che fa suo il testa a testa con Sassari. Centra il terzo successo in regular season Brindisi mettendo sotto Varese con una partenza-razzo, così come si godono la seconda gioia stagionale Brescia e la neopromossa Trieste aggiudicandosi i confronti diretti rispettivamente con Pesaro e Pistoia, ancora al palo insieme a Trento.
FIAT TORINO – AX ARMANI EXCHANGE MILANO 71-93
(17-16, 36-43, 57-57)
L’Ax Exchange Milano espugna il PalaVela di Torino per 93-71 mantenendo l’imbattibilità in campionato e raggiungendo in vetta la Reyer Venezia. Vittoria maturata nell’ultimo periodo dalla squadra di Pianigiani, con un break orchestrato da Bertans e dalle sue triple che ha tagliato le gambe ai torinesi. La Fiat, che ha riabbracciato in panchina coach Larry Brown, ha retto fino al 60-58, ultimo vantaggio prima del parziale che ha chiuso il match: l’assenza di Delfino e l’infortunio occorso a McAdoo nel secondo quarto hanno limitato ulteriormente le rotazioni dei torinesi, che hanno avuto un ottimo Poeta in cabina di regia ma poco da Rudd e Carr. Di contro l’Olimpia ha sfoggiato tutta la sua profondità, affidandosi a Gudaitis e Micov, entrambi a quota 16, e ai canestri di Bertans nel decisivo parziale che ha consegnato a Milano la quinta vittoria in altrettante partite. Ancora ferma a quattro punti la Fiat.
FIAT TORINO: Wilson 13, Rudd 5, Anumba ne, Carr 6, Guaiana ne, Poeta 8, Delfino ne, Cusin 11, McAdoo 6, Taylor 16, Marrone ne, Cotton 6. Allenatore: Galbiati.
AX ARMANI EXCHANGE MILANO: Della Valle 7, James 6, Micov 16, Musumeci ne, Bertans 11, Fontecchio 7, Kuzminskas 3, Cinciarini 10, Burns 6, Brooks 3, Jerrels 8, Gudaitis 16. Allenatore: Pianigiani.
ARBITRI: Mazzoni-Baldini-Attard.
NOTE: Tiri liberi: Torino 16/24, Milano 15/21. Uscito per cinque falli: nessuno.
UMANA REYER VENEZIA-SEGAFREDO BOLOGNA 94-75
(21-19, 48-35, 69-50)
Prova di forza dell’Umana Reyer Venezia, che reagisce alla prima sconfitta ufficiale della stagione (con Tenerife in Champions League) travolgendo la Segafredo Virtus Bologna 94-75 e mantenendo l’imbattibilità in testa alla serie A dopo 5 giornate. Il match degli ospiti, avanti anche di 5 punti (10-15 al 6′), dura praticamente solo un quarto (21-19 dopo 10′), anche se la crescita di Venezia nel corso del primo parziale aveva lasciato già presupporre il seguito (29-17 di valutazione dopo 10′, alla fine sarà 120-65). A dare il ‘là alla vittoria lagunare la prova dell’mvp Tonut (21 punti e 23 di valutazione), ben accompagnato soprattutto da Watt (17 punti e 8 rimbalzi). Ma sono in cinque, nella Reyer, a chiudere in doppia cifra (Daye, Vidmar e Biligha a quota 12). Per la Virtus il miglior realizzatore è l’ex Aradori, anche se molti dei suoi 22 punti arrivano nel finale, a risultato compromesso dopo aver toccato anche il -26 (88-62).
UMANA REYER: Haynes 5, Stone, Bramos 4, Tonut 21, Daye 12, De Nicolao 6, Jerkovic, Vidmar 12, Biligha 12, Giuri 5, Cerella, Watt 17. Allenatore: De Raffaele.
SEGAFREDO BOLOGNA: Punter 12, Martin, Pajola, Taylor 10, Baldi Rossi 4, Cappelletti 3, Kravic 9, Aradori 22, Berti ne, M’Baye 8, Cournooh, Qvale 7. Allenatore: Sacripanti.
ARBITRI: Lo Guzzo-Martolini-Quarta.
NOTE: Tiri liberi: Venezia 9/12, Bologna 12/20. Uscito per cinque falli: nessuno.
VANOLI CREMONA-BANCO DI SARDEGNA 80-73
(26-19, 42-40, 58-59)
La Vanoli si prende un altro scalpo eccellente e al PalaRadi supera anche la Dinamo Sassari 80-73 salendo a otto punti in classifica e superando proprio la squadra di coach Esposito. Una partita dalla grande intensità che la squadra di coach Sacchetti ha risolto solamente nell’ultimo quarto dopo una vera e propria battaglia. C’è stato infatti equilibrio per quasi tutto il match, fino nel cuore dell’ultimo parziale quando Crawford e una tripla di Aldridge hanno permesso ai padroni di casa di aggiudicarsi cinque punti di vantaggio. Da quel punto in poi Cremona non ha più tremato mentre la Dinamo, forse stanca anche dall’impegno di coppa infrasettimanale, ha faticato a trovare soluzioni in attacco. Banforth ci ha provato fino alla fine, ma le energie dei sardi erano ormai svanite. La Vanoli ha controllato il ritmo e ha chiuso molto bene, grazie alla eccellente regia di Ruzzier fondamentale nel gestire tutti gli ultimi palloni. Per Cremona partita perfetta o quasi di Saunders, senza errori al tiro (13 punti) e fondamentale a rimbalzo (12). I migliori marcatori sono stati da una parte Crawford con 24 punti e dall’altra Banforth con 16.
VANOLI CREMONA: Saunders 13, Gazzotti 2, Diener, Ricci 6, Demps 7, Ruzzier 15, Portannese ne, Mathiang, Crawford 24, Aldridge 13. Allenatore: Sacchetti.
BANCO DI SARDEGNA: Spissu 2, Re ne, Smith 10, Bamforth 16, Petteway 11, Devecchi ne, Magro, Pierre 3, Gentile, Thomas 9, Polonara 15, Cooley 7. Allenatore: Esposito.
ARBITRI: Sabetta-Di Francesco-Weidmann.
NOTE: Tiri liberi: Cremona 11/13, Sassari 8/11. Uscito per 5 falli: nessuno.
HAPPY CASA BRINDISI-RED OCTOBER CANTU’ 76-59
(22-5, 41-33, 64-43)
Stravince Brindisi in casa contro Cantù, dopo un match giocato senza mai trovarsi in svantaggio. Partenza lenta per entrambe le squadre, nei primi 3 minuti la Happy Casa realizza solo un punto. Il parziale di 9-0 viene chiuso da una tripla di Mitchell. Al 9′ Brindisi, subito straripante, è avanti 20-3. Il primo quarto termina 22-5. Brindisi resta in cattedra anche durante l’inizio del secondo parziale. Moraschini segna la schiacciata del + 21 (32-11 al 14′). Al 15′, la squadra pugliese vola sul+ 22 (33-11). Cantù si riprende sul finale e riduce le distanze. Al 18′ il punteggio è sul 40-27. Il tempino finisce con un distacco di 10 punti. I padroni di casa tornano in campo ancora determinati a riprendere il largo e iniziano con un parziale di 6-0. Clark (24 punti) si distingue per la precisione al tiro e alla fine del periodo sono 23 le lunghezze che distanziano le due squadre. Cantù non riesce a entrare in partita, ma solo a limitare i danni. Brindisi gestisce il vantaggio e chiude la gara con la terza vittoria in campionato, la seconda davanti al proprio pubblico.
HAPPY CASA BRINDISI: Banks 13, Rush 11, Gaffney 2, Zanelli 2, Orlandino ne, Moraschini 7, Clark 24, Cazzolato, Wojciechowski 3, Chappell 6, Taddeo ne, Brown 8. Allenatore: Vitucci.
RED OCTOBER CANTU’: Gaines 13, Mitchell 10, Blakes 4, Udanoh 5, Baparapè ne, Parrillo ne, Davis 2, Tassone 2, Pappalardo ne, Quaglia, Jefferson 23, Tavernari. Allenatore: Pashutin.
ARBITRI: Lanzarini-Borgo-Giovannetti.
NOTE: Tiri liberi: Brindisi 17/23, Cantù 11/13. Uscito per cinque falli: nessuno.
GERMANI BASKET BRESCIA-VL PESARO 84-81
(17-27, 50-44, 65-63)
Dopo due stop consecutivi, la Germani torna al successo in campionato battendo al PalaLeonessa la Victoria Libertas Pesaro con il punteggio di 84-81. Brescia deve sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio sulla squadra adriatica allenata da coach Galli, giunta in Lombardia con l’intenzione di strappare i due punti marciando sulle difficoltà palesate dalla Leonessa nelle ultime due uscite. Ne è scaturita una partita vibrante, emozionante, fra due squadre a caccia disperata dei due punti, pronte a trovare dentro di sé le giuste motivazioni per conquistarli. Alla fine a spuntarla è la Germani, che in un solido secondo periodo colma il solco creato dagli avversari nei primi minuti, ma solo nell’ultimo quarto riesce a centrare la fuga giusta che la porta ad alzare le braccia al traguardo.
GERMANI BASKET BRESCIA: Allen 10, Hamilton 15, Ceron 7, Abass 6, Vitali 4, Laquintana 9, Caroli ne, Mika 4, Beverly 11, Zerini, Moss 9, Sacchetti 9. Allenatore: Diana.
VL PESARO: Blackmon 35, McCree 9, Artis 13, Murray 4, Conti ne, Bonci ne, Giunta ne, Ancellotti, Monaldi 2, Shashkov, Zanotti 3, Mockevicius 15. Allenatore: Galli.
ARBITRI: Vicino-Bartoli-Perciavalle.
NOTE: Tiri liberi: Brescia 13/21, Pesaro 16/25. Usciti per cinque falli: nessuno.
ALMA TRIESTE-ORIORA PISTOIA 96-79
(31-21, 52-35, 75-50)
All’Allianz Dome i padroni di casa tengono sempre in mano il pallino del gioco dall’inizio alla fine e centrano la seconda vittoria in campionato davanti al proprio pubblico. Trieste ha dominato il match, nonostante le solite numerose assenze, grazie ai 23 punti di Peric e ai 38 del duo lettone Silins – Strautinis (rispettivamente 20 e 18 punti). Niente da fare, invece, per Pistoia, a cui non bastano i 23 di Dominique Johnson e i 17 di Auda. Attacchi più efficaci della difesa nel primo quarto, con i padroni di casa che nel finale con Wright e poi Knox scavano un solco di dieci punti (31-21). Nel secondo periodo Krubally prova a far riavvicinare Pistoia (-6), l’Alma però tiene in mano la partita e poi dilaga prima dell’intervallo lungo chiudendo la prima frazione di gioco sul 52-35. Non cambia il copione al rientro: Strautins e Mosley scavano subito un solco di +23 per Trieste, serve a poco il tentativo di reazione della OriOra (75-50 a fine terzo periodo). Nell’ultimo quarto la squadra giuliana tocca anche quota +34, potendo gestire senza problemi fino alla sirena conclusiva.
ALMA TRIESTE: Coronica 1, Peric 23, Fernandez 5, Schina, Wright 10, Strautins 18, Deangeli ne, Silins 20, Cavaliero, Konox 10, Mosley 9, Cittadini ne. Allenatore: Dalmasson.
ORIORA PISTOIA: Bolpin, Della Rosa 3, Johnson 12, Peak 6, Krubally 14, Auda 17, Di Pizzo, Martini 4, Querci ne, Severini, Johnson 23. Allenatore: Ramagli.
ARBITRI: Paternico’-Pepponi-Paglialunga.
NOTE: Tiri liberi: Trieste 16/21, Pistoia 17/31. Usciti per cinque falli: Fernandez.