Gli squali di Roseto il vincono il primo torneo Unibasket battendo i padroni di casa di Pescara con il punteggio di 78-67. La compagine di A2 ha dettato il ritmo già dal primo quarto facendo pesare il valore dei suoi americani, eppure il secondo tempo dei pescaresi è stato letteralmente da applausi, con una rimonta che ha infiammato la tribuna.
Person e Sherrod hanno realizzato trentanove punti in due ma l’americano della serie B Ennio Leonzio è stato il best scorer della serata, poi nominato miglior giocatore del torneo. Penè si è guadagnato la palma di miglior giovane. Prima della finale, Napoli Basket ha conquistato il match per il terzo posto 75-66, dominando il secondo tempo della partita con le ottime prestazioni di Malagoli e Di Viccaro, apparsi rigenerati rispetto alla gara di ieri.
Ottima risposta di pubblico del palazzetto pescarese. Caverni a riposo per un problemino al polpaccio. Nulla di grave, ma è impossibile rischiarlo in una gara amichevole. Così, nello starting five di coach Rajola entra Carpanzano. Proprio lui mette a segno l’assist per il primo canestro dell’Unibasket, che rompe gli indugi dopo un paio di minuti con qualche errore da tutte e due le parti (3-2). Il passaggio baseball di Potì scalda subito la platea in un avvio in sostanziale equilibrio (5-4; 7-6) in cui proprio l’esterno pugliese mette in mostra il suo talento (12-9) assieme al solidissimo Micevic. Cinque punti di fila di Sherrod, già dominante di suo e nell’occasione pure aiutato da un paio di fischi davvero sorprendenti, lanciano gli ospiti con un parziale di nove punti consecutivi (12-18). Roseto attacca con continuità il ferro e il bel canestro sulla sirena di Akele firma il 17-24 che chiude il primo tempino.
Un altro fallo antisportivo, stavolta fischiato a metà campo, permette agli Squali di trovare i primi punti del secondo tempino. Pescara raccoglie poco dal tiro da tre punti mentre gli ospiti adesso, per usare una metafora stra-usata, vedono il canestro grande come una vasca da bagno e segnano da ogni posizione, anche quando vanno a sbattere l’uno con l’altro sotto canestro (21-37). Se Roseto tira così, poi può trovare autostrade per mettere in campo tutto lo straordinario atletismo che ha in dote. L’Unibasket gioca comunque la sua partita, provando quintetti diversi anche vista l’indisponibilità di Caverni e trovano buoni punti nelle mani di Carpanzano. Quando scendono le percentuali dall’arco degli ospiti, la gara torna equilibrata pure se l’atletismo di Eboua e Sherrod continua ad essere inarrestabile. Alla sirena, gli Sharks conducono 45-29.
Lo stesso copione degli ultimi si ripete nel terzo quarto, con i temi della partita che continuano a valere e il punteggio che resta sostanzialmente invariato. Tanti minuti per gli under pescaresi e ottime risposte da Carpanzano e Capitanelli, mentre i centimetri e i chili dei giovanissimi squali si fanno sentire pure in difesa. Alla sirena, Roseto guida la contesa 65-47. Brava Pescara a rimanere in scia tenendo in questo tempino un equilibrio sostanziale (parziale chiuso sul 18-20 con nove punti di Leonzio).
L’Unibasket ha il merito di rimanere comunque agganciata al match senza mollare davanti a una compagine di categoria superiore. Questa capacità viene premiata nell’ultimo quarto, in cui Pescara sfrutta ogni occasione e trascinata di nuovo da Carpanzano si riporta sotto di otto punti (59-67) Un’attitudine che esalta il palazzetto che si scalda come in una gara ufficiale (59-67). Passano i minuti e la tripla di Potì riavvicina ancora i padroni di casa (64-69). Roseto sente la pressione e Nikolic dopo una splendida tripla si macchia di un gesto brutto da vedere, soprattutto in un’amichevole. Intanto Serafini deve lasciare il campo per un colpo subito al volto. Roseto si affida a Bushati che da metà campo spara la tripla che mette in ghiaccio la partita. Bravi gli ospiti ad affidarsi agli americani, da applausi la reazione pescarese.