Il San Salvatore è lieto di annunciare il secondo tassello che andrà a comporre il roster per la stagione 2018/19: è stato infatti formalizzato il ritorno a Selargius l’ala/pivot siciliana Giorgia Manfrè, reduce da un positivo biennio trascorso all’Azzurra Orvieto (A2).
Nata a Palermo l’11 novembre del 1992, Manfrè è cresciuta nel settore giovanile del Green Basket. Il suo percorso cestistico è quindi proseguito a Battipaglia, dove si è fatta le ossa tra l’Under 17 e l’Under 19, prima di saggiare il basket di alto livello con la prima squadra, allora militante in A2. Nel 2010 il ritorno a Palermo, nelle fila della Maddalena Vision (Serie A3), dopo di che la lunga ha intrapreso altre formative esperienze nella terza divisione del basket nazionale, facendo registrare cifre sempre più convincenti (a Catanzaro, Vigarano e poi ancora Palermo). Nel 2014/15 la Carpedil Salerno le concede la prima, vera chance in A2, e Manfrè non delude chiudendo la stagione con 7.9 punti e 5.3 rimbalzi di media. Numeri di spessore, che le valgono la prima chiamata del San Salvatore Selargius: nel 2015/16 è tra le protagoniste della salvezza conquistata ai playout dalle giallonere con 11.4 punti e 6 carambole a partita. Dopo l’annata sarda arriva quindi l’importante esperienza di Orvieto, alla corte dell’esperto coach Massimo Romano. In terra umbra la neo-selargina completa il suo processo di maturazione, mantenendosi sempre attorno alla doppia cifra di media in termini di punti realizzati. Ora il ritorno al San Salvatore, realtà che tre stagioni or sono la apprezzò anche per doti umane e caratteriali oltre che tecniche.
“Quando coach Fabrizio Staico mi ha contattata chiedendomi se volessi tornare, non ho avuto alcuna esitazione ad accettare – afferma Manfrè – a Selargius mi sono trovata benissimo, sia dentro che fuori dal campo, dove ho avuto modo di conoscere delle persone fantastiche. Dopo l’esperienza a Orvieto mi sento migliorata: Romano è un ottimo allenatore, e con lui ho avuto modo di lavorare nuovamente tanto sui fondamentali. Girone Nord o Sud? Non fa alcuna differenza – aggiunge – ogni anno si dice che le squadre del Nord siano più competitive, poi a far strada sono soprattutto quelle del Sud. Dovremo pensare soltanto a noi stesse e dare il massimo per permettere a questa società di raggiungere i traguardi che merita. Sono davvero felice di tornare in Sardegna e farò del mio meglio per offrire un contributo positivo alla causa”.