È una Red October Cantù favolosa quella ammirata al “PalaRadi”, dove la società brianzola riesce a sfatare un tabù che durava da oltre cinque anni. Prima di oggi, infatti, l’ultima vittoria canturina in quel di Cremona risaliva al 10 marzo del 2013.
Nell’anticipo della terza giornata di LBA, la formazione di coach Pashutin non solo riesce a strappare due punti pesanti fuori casa ma – per larghi tratti – risulta perfetta sia nella metà campo offensiva che in quella difensiva, dove dà spettacolo per 40’, conducendo la partita con grande lucidità. Seconda vittoria in campionato per i biancoblù, in tre partite disputate, di cui ben due giocate lontano da Desio. Quattro punti, dunque, quelli conquistati contro Trento e Cremona, che valgono doppio e che – soprattutto – danno grande entusiasmo in vista del ritorno a Desio in programma per domenica 28 ottobre, contro la Grissin Bon Reggio Emilia.
A Cremona è stata indubbiamente una vittoria di squadra ma forse, più di tutti, a risultare decisivo è stato Jefferson, a referto con 25 punti, 7 rimbalzi catturati, 5 falli subiti, 4 assist, 29 di valutazione e +23 di plus minus. Decisive anche le prestazioni di Mitchell (davvero apprezzabile con 5 assist oltre a 12 punti), Gaines (22 punti con 5 triple) e Tavernari, preziosissimo dalla panchina con 10 punti, 5 rimbalzi e 3 assist.
QUINTETTI
Cremona: Ruzzier, Demps, Crawford, Aldridge, Mathiang
Cantù: Gaines, Parrillo, Mitchell, Jefferson, Udanoh
LA CRONACA
Ad inaugurare il match è l’ultimo acquisto della Red October, Jefferson, autore dei i primi due punti canturini. Canestro di Jefferson seguito da quello di Crawford, il quale appoggia al tabellone il 2 pari. Partenza rabbiosa della formazione ospite, avanti di sette lunghezze dopo due minuti di gioco. Una tripla di Parrillo prima – dall’angolo – ed una schiacciata spettacolare di Mitchell poi, con un contropiede fulmineo, portano Cantù a condurre il match in avvio di gara (2-9). Ma lo stesso Mitchell, un instante dopo, è costretto a lasciare il campo a causa del terzo fallo personale, una mazzata psicologica non da poco sia per l’asso americano che per tutta la Red October. Al posto dell’ala nativa della Georgia, dentro l’italo brasiliano Tavernari. Tuttavia, la pesante sanzione arbitrale nei confronti di Mitchell non altera la serenità di Cantù che, non solo non si scompone, ma resta lucida, aumentando l’intensità sul parquet. Grande reazione, infatti, di Gaines e compagni, con quest’ultimo sempre più a suo agio nei panni del leader. Il “cecchino” classe 1990 si carica la squadra sulle proprie spalle, realizzando nove punti in fila pesantissimi. Nel finale, però, i padroni di casa riescono ad accorciare dopo essere stati sotto anche di dodici. A beffare la Red October, dopo un acuto di Gazzotti, è un tap in vincente di Saunders sulla sirena di fine primo quarto che permette così alla Vanoli di chiudere sotto “soltanto” di nove. 21-30 al 10’.
Secondo quarto a tratti perfetto di Cantù, scatenata dall’arco dei tre punti con 6 triple a bersaglio su 11 tentate, contro un inusuale 0/11 della Vanoli. I biancoblù di coach Pashutin chiudono con un parziale di 21 a 8 che “ammazza” il primo tempo, guidati in attacco dalle prodezze di Jefferson e Tavernari, caldo da fuori con 2/2 da tre. Ma nella seconda frazione, a brillare, è tutta la Red October: da Davis – combattivo nel pitturato – a Mitchell, rientrato in campo dopo tanti minuti in panchina per via dei falli ma subito decisivo con una tripla pesante, quella che – a 2’ e mezzo dalla pausa lunga – regala a Cantù sedici lunghezze di vantaggio. 27-43 al 18’, canestro di Mitchell con dedica, settore ospiti in delirio. Il finale di primo tempo è poi una pioggia di triple: Gaines ancora a segno, in buona compagnia del già citato Tavernari, autore dell’incredibile +24. A sporcare il massimo vantaggio della Red October ci pensa Crawford, suo il canestro che manda le due formazioni negli spogliatoi sul 29 a 51. All’intervallo tre i giocatori in doppia cifra: da una parte proprio Crawford, a referto con 12 punti, dall’altra il duo Gaines-Jefferson, autori rispettivamente di 16 e 11 punti.
Nel secondo tempo le squadre cambiano metà campo ma la sostanza resta invariata, con Cantù ancora scatenata in fase offensiva. La Red October non toglie il piede dal pedale dell’acceleratore, tornando avanti di ventiquattro grazie ad una difesa eccellente, con Gaines protagonista di una bella rubata. Strappato il possesso dalle mani degli avversari, è sempre Gaines a creare una triangolazione perfetta con la compartecipazione di Jefferson e Mitchell, quest’ultimo autore del momentaneo +24. Poco dopo è ancora Mitchell a dominare nella metà campo offensiva, l’ala di Cantù sfreccia in uno contro uno con Portannese, realizzando il +26 (35-61). Attimi di paura in casa Red October: nonostante l’ampio vantaggio maturato, a spaventare sono le condizioni di Mitchell, a lungo a terra dolorante per un colpo subito al ginocchio destro. Portato “in spaletta” da Udanoh e Tavernari, il giocatore biancoblù in maglia numero uno è costretto a tornare in panchina sorretto dai compagni per farsi medicare. Passato lo spavento, però, dopo 3’ l’americano ex Trento e Sassari torna sul parquet per gli ultimi istanti di terzo quarto, nei quali riesce a regalare ancora spettacolo, servendo un assist pregevole per un jumper di Udanoh. A chiudere la frazione una tripla di Gaines, autore del canestro del momentaneo 74 a 48.
La quarta ed ultima frazione è ancora un assolo canturino. Senza sosta, capitan Udanoh e compagni lottano su ogni pallone, tramutando quasi ogni possesso in punti. I locali provano ad accorciare le distanze con i canestri di Demps e Ricci, quest’ultimo propositivo con due triple in pochi minuti. Ma la Red October è brava a non togliere le mani dal manubrio, avanti comunque di ventitre punti al 35’ (64-87). Poco più tardi, Gazzotti tutto solo sbaglia un appoggio facile in contropiede: questa è forse l’immagine più nitida della serata buia della Vanoli, molto positiva prima del match con Cantù in avvio di campionato, con due successi importanti contro Trento e Avellino. Lo stesso Gazzotti, negli ultimi 50’’, si fa in parte perdonare con un bel canestro. Il divario tra le due squadre resta comunque corposo, finisce 96 a 79 per la formazione di coach Pashutin, applauditissimo al termine del match dai tifosi biancoblù presenti in massa nel settore ospiti.
VANOLI CREMONA-RED OCTOBER CANTÙ 79-96
(21-30, 8-21; 19-23, 31-22)
CREMONA: Saunders 7, Gazzotti 5, Diener 5, Ricci 20, Demps 7, Ruzzier, Portannese, Mathiang 8, Boccasaiva n.e., Crawford 21, Aldridge 6. All. Sacchetti
CANTÙ: Gaines 22, Mitchell 12, Blakes 9, Udanoh 6, Baparapè n.e., Parrillo 3, Davis 9, Tassone n.e., Pappalardo n.e., Quaglia n.e., Jefferson 25, Tavernari 10. All. Pashutin
Arbitri: Biggi, Grigioni, Nicolini
Spettatori: non comunicati.